Compiuti oggi
Con la lucidità e la fede che la accompagna da quando è entrata nella “terza età”, oggi Teresina Torchio ha raggiunto un compleanno straordinario: 107 anni. Una giornata importante, che ha atteso nella sua casa di Vaglierano Basso, dove vive con la figlia Carla (maestra elementare in pensione) e il genero Piero.
Covid tenuto fuori dalla porta di casa
Sono loro che hanno vegliato su Teresina nei mesi “caldi” del Covid e sono riusciti a tenere il virus fuori dalla loro casa. Anche oggi poche le persone ammesse a salutare la matriarca di Asti: oltre a figlia e genero, un’amica di famiglia, il sindaco Rasero, il parroco don Paolo e Beppe De Mita, ex presidente di circoscrizione e anch’esso amico di famiglia.
E lei al centro dell’attenzione, anche se a disagio, visto che alberga in lei la naturale diffidenza delle persone umili.
Rasero: «E’ l’emblema dei nostri nonni»
«Teresina rappresenta tutti gli astigiani anziani figli della terra, delle guerre e delle privazioni – ha detto il sindaco Rasero che ha regalato un magnum di Moscato d’Asti docg in segno di festa – Una donna che ha passato la sua vita a lavorare, ad affrontare immensi sacrifici come la maggior parte dei nostri nonni. Non si è mai risparmiata e il Signore gli ha concesso una lunga vita».
Devota di Padre Pio, Teresina si ricorda di essere andata più volte a pregarlo e si è affidata a lui quando la vita l’ha messa di fronte a prove molto difficili e tristi, anche in età già avanzata.
Ricordi belli e “dispiaceri”
Sono quelli che lei definisce, con un termine d’altri tempi, “dispiaceri” e sono quelli che, anche nel giorno del suo 107.mo compleanno, riaffiorano e le riempiono gli occhi di lacrime. Ma ci sono anche i ricordi belli, c’è l’affetto e la vicinanza di tanti amici che vanno a tenerle compagnia, c’è il piacere di fare ancora qualche passeggiata all’aperto, nel giardino dietro casa.
Una donna ancora relativamente forte e con una salute di ferro, a parte qualche acciaccio dovuto all’età.
Ha accompagnato la carriera del suo medico di base
Sorride quando gli fanno notare che ha accompagnato la carriera del suo precedente medico di base, il dottor Alessandro Ferro di San Damiano, conosciuto il primo giorno di lavoro come giovanissimo dottore in erba e salutato prima della pensione per passare al dottor Giovanni Vigna che, come il suo predecessore, ha un occhio di riguardo per Teresina, una paziente molto speciale.
Da giovane era una “maga” del trapano
I suoi ricordi sono divisi fra i Pianetti di Tigliole, dove è nata e dove per molti anni, ogni giorno, è andata ad occuparsi di suo padre rimasto vedovo, e Vaglierano, dove vive dal 1933, anno in cui sposò il marito Francesco, titolare di un’officina da carradore. In cui lavorò a lungo anche Teresina che racconta di essere stata molto abile con il trapano con il quale faceva i buchi dei cercioni di ferro per fissarli alle parti di legno. E sempre Teresina teneva in temperatura la forgia per realizzare le punte degli aratri in ferro costruiti dal marito.
Finita l’epoca dell’officina da carradore, al suo posto la coppia aprì il distributore di benzina che rimase in attività a lungo grazie al subentro del genero Piero.
«Ho consumato tante biciclette»
Teresina non ha mai preso la patente, «però ho consumato tante biciclette, proprio tante» dice, ancora oggi con riconoscenza perchè l’alternativa era spostarsi a piedi.
Chilometri in bicicletta, a piedi, ore passate in officina, servizio quasi 24 ore su 24 al distributore mentre coltivava la campagna, si occupava del padre, del marito, della figlia: la vita di Teresina è stata votata al servizio della sua famiglia e oggi, dopo aver attraversato un secolo e aver inaugurato un millennio, ha ancora molto da insegnare alle nuove generazioni.