Termina venerdì 28 aprile la stagione del Teatro Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Alle 21 andrà in scena lo spettacolo di Controcanto Collettivo “Settanta volte sette”. Ideato e diretto da Clara Sancricca, vedrà sul palco Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e la stessa Clara Sancricca.
Lo spettacolo racconta la vita di due famiglie i cui destini si incrociano in una sera, del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia immobili e del tempo che sembra scorrere invano. «Con questo testo – spiega la regista – il nostro collettivo affronta il tema del perdono. Nella sua gloriosa storia questo concetto ci sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica – attualmente vincente – della vendetta».
Biglietti (23 euro platea, barcacce, palchi; 18 euro loggione) disponibili alla cassa del Teatro Alfieri e online su www.bigliettoveloce.it.
Il bilancio della stagione
Chiude così il lungo cartellone tra prosa, lirica e danza, cui si sono aggiunti alcuni eventi “extra”, per un totale di 40 spettacoli avviati lo scorso 26 ottobre.
«Il primo dato che emerge sulla stagione che sta per terminare – commenta l’assessore comunale alla Cultura, Paride Candelaresi – è la voglia di teatro che pervade gli Astigiani. Basti pensare a due dati. Primo, il numero degli abbonamenti venduti, pari a 560. A contribuire a questo risultato – buono per questa fase post pandemia, anche se non rappresenta un record – penso sia stata la scelta degli ultimi anni di proporre la formula dell’abbonamento a 5 spettacoli (376 quelli acquistati in totale quest’anno) che si vanno ad aggiungere alle tipologie da 15 e 10 appuntamenti. Una formula apprezzata da coloro che non sono sicuri di poter impegnare tante serate a teatro con largo anticipo.
Il secondo dato interessante è il numero degli spettatori, finora pari a 12.832, quindi molto elevato. Anche perché considera solo gli spettacoli inseriti nel cartellone (compresi quelli “extra”) della stagione, ma non gli eventi organizzati da esterni che hanno affittato il teatro».
Le serate da “tutto esaurito”
Diverse le serate da “tutto esaurito” che hanno caratterizzato la stagione. Per fare qualche esempio, il cabaret di Pintus, che ha totalizzato 517 e 566 spettatori in due serate consecutive; il concerto “Dodici note solo” di Claudio Baglioni, il concerto di Capodanno (512) e il ritorno dell’opera lirica con il “Don Giovanni” (588).
«Considerati i “numeri” dei singoli spettacoli – prosegue – le considerazioni “a caldo” che si possono fare sono che la prosa fa sicuramente da traino, così come il personaggio noto che sale sul palco, sia esso famoso tra il grande pubblico o nell’ambito in cui si esibisce. In secondo luogo si evince il grande successo del ritorno della lirica che ho fortemente voluto in cartellone. Sicuramente, quindi, l’obiettivo per i prossimi anni è inserire a metà stagione un’opera lirica, ogni anno differente e sempre con allestimento ad hoc per il nostro teatro, così da ritrovare la grande tradizione in questo ambito che ha caratterizzato l’Alfieri fin dalla sua apertura».
L’assessore sottolinea poi l’importanza del teatro nel contesto culturale cittadino. «Grazie al fatto che le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute hanno sempre deciso di mantenerlo in capo all’Ente – ricorda – è guardato con affetto dagli Astigiani, che lo considerano un luogo di ritrovo culturale. Basti pensare alle numerose richieste che riceviamo da Enti e associazioni che intendono svolgervi all’interno eventi, spettacoli, saggi, concorsi, premi, convegni. Tutte occasioni che arricchiscono l’offerta comunale, nel cui ambito non va dimenticato il cartellone del Teatro scuola rivolto agli studenti, terminato venerdì scorso».
La programmazione del periodo estivo
Mentre si ipotizzano i “punti fermi” della prossima stagione teatrale, ferve però il lavoro per la definizione del cartellone estivo. «L’estate – conclude l’assessore – vedrà l’Amministrazione comunale impegnata a partire da AstiTeatro, da quest’anno diretto da Mario Nosengo, che agirà su due versanti: continuerà a percorrere il solco della drammaturgia contemporanea ma, al contempo, punterà anche al ritorno degli spettacoli più tradizionali che hanno sempre caratterizzato il festival. L’obiettivo è attrarre il maggior numero di spettatori, considerando il decremento diffuso di pubblico che caratterizza da alcuni anni i festival estivi in tutta Italia.
Successivamente l’estate proseguirà con Astijazz, Astimusica e, novità di quest’anno, Astilirica, di cui stiamo definendo il format, che dovrebbe svolgersi in due o tre giorni. Insomma, una proposta estiva decisamente ricca».