L’invito non è stato un gesto di estemporanea cortesia, ma un episodio di una politica promozionale che da tempo guarda all’Oriente. Era il 2012 quando Canelli si stringeva in gemellaggio con la città cinese di Ganzohou (da quasi 9 milioni di abitanti) nella provincia dello Jiangxi. Anche per i visitatori del Fuyang massima considerazione con il sindaco ed il vicesindaco Giovanni Bocchino ad accompagnare l’illustre delegazione nella storytelling del territorio, raccontando la nascita dello spumante italiano a Canelli, lo sviluppo delle aziende agricole e conseguentemente dell’indotto dell’eno-meccanica ed il prestigioso riconoscimento nel 2014 a Patrimonio dell’Unesco.
«Un importante momento di confronto culturale e commerciale per far conoscere nel vasto territorio cinese le eccellenze canellesi» conclude Lanzavecchia.