Divise da accese rivalità che hanno radici lunghe nei secoli, Asti e Alba sembrano aver aperto ora un nuovo capitolo da scrivere insieme. Le due capitali di Monferrato, Langhe e Roero, unite dal Tanaro e da una comune vocazione, presto ancor più vicine grazie all’autostrada e al ripristino della ferrovia, hanno capito di essere sempre di più un solo territorio. I poco più di venti minuti di auto che ci sono tra piazza Alfieri e piazza Duomo sono meno di quanto ci si mette ad attraversare una città come Torino e praticamente nulla per quelle migliaia di persone che ogni anno sorvolano gli Oceani per venire a scoprire queste colline dal 2014 tutelate anche come patrimonio dell’Unesco.
Paesaggio che vuol dire coltura e cultura e che qui si è fatto anche economia: se l’Albese è sinonimo di vini di grande prestigio, va ricordato che ogni anno nel mondo si stappano oltre 160 milioni di bottiglie con la scritta Asti sull’etichetta, vuoi che siano le aromatiche bollicine di Asti Docg e Moscato d’Asti, piuttosto che la più robusta Barbera, l’altra “rossa” del made in Italy. E se il vino e la tavola vogliono dire turismo, non bisogna dimenticare che economia qui è anche grandi marchi dell’industria dolciaria e dell’agroalimentare, e che a servizio di queste aziende ne sono nate altre che fanno del distretto tra Canelli e Santo Stefano Belbo, una delle capitali dell’industria del packaging.
E poi c’è la cultura: da Alfieri a Fenoglio e Pavese (in stretto ordine alfabetico) e, poi Valerio Berruti, Pinot Gallizio, Giorgio Faletti e Paolo Conte. E i centri storici, memorie medioevali uniche, i castelli, da Costigliole a Serralunga e via elencando. E non è un caso che Alba, Bra,?Langhe e Roero nel predisporre il dossier per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026 opereranno, come ha assicurato il sindaco di Alba Carlo Bo, a stretto contatto anche con l’Amministrazione comunale di Asti che ha già svolto un gran lavoro su questo fronte.
Un territorio che cresce e che vale la pena raccontare. E’ in questo quadro che si inserisce una nuova iniziativa editoriale, che vede allearsi La nuova provincia, storico settimanale di Asti (compie quest’anno 70 anni) arricchito dall’edizione quotidiana sul sito web, con la rivista IDEA, testata giornalistica albese nata nel 1986, a cui si affiancano il sito di informazione IDEAWEBTV.IT, il portale dedicato al mondo sportivo, IDEA-Sport, e quello rivolto ai turisti, IDEATourism. Un’offerta ricca a cui si aggiungono la versione digitale de La nuova provincia e quella della Rivista IDEA, distribuite ogni settimana a decine di migliaia di lettori del Nord Ovest d’Italia e le informazioni sui canali social. La collaborazione, che unisce l’informazione di tutta la provincia di Cuneo a quella dell’Astigiano e del Monferrato, si inserisce dunque in una sinergia tra i due territori che riguarda sempre più settori. Tutto questo, vale la pena sottolinearlo, potendo costantemente contare sull’apporto e la fiducia di tantissime piccole, medie e grandi aziende del territorio che scelgono La Nuova Provincia e IDEA per presentare le loro eccellenze.
La partnership tra La nuova provincia e IDEA, in una prima fase, si tradurrà attraverso un ampliamento dell’offerta messa a disposizione dei rispettivi lettori. Nello specifico, i lettori di IDEA dalla prossima settimana avranno l’opportunità di accedere gratuitamente alla versione digitale del settimanale astigiano, mentre i lettori de La nuova provincia potranno fruire in maniera gratuita – della versione digitale multimediale della Rivista IDEA. Ma non è tutto, perché, nelle settimane successive, la sinergia sarà ancora più ampia e consentirà ai lettori della Nuova Provincia e di Idea di fruire di contenuti studiati ad hoc dalle due redazioni per far conoscere gli appuntamenti più importanti che interessano la Granda e l’Astigiano.