La politica deve avere chiaro che su alcune questioni non sono ammesse divisioni o battaglie di posizionamento tra partiti. Una di questa è la sicurezza delle scuole pubbliche. L’avere ambienti accoglienti, funzionali e belli per i nostri studenti, dagli asili alle università, deve essere la priorità di tutte le forze politiche.
Per questo non è ammissibile essere additati come “allarmisti” o “disfattisti” quando si denuncia che Asti ha un grosso problema di edilizia scolastica. Non è per spaventare gli studenti, le loro famiglie e i lavoratori di quelle scuole, ma è per trovare, insieme, soluzioni certe e veloci. Non più rimandabili.
Quando, come consiglieri del Partito democratico, abbiamo chiesto con interpellanza quale fosse lo stato di salute degli edifici scolastici astigiani di proprietà del Comune, siamo rimasti colpiti nel leggere che la Giunta affermava, con grande trasparenza che le va riconosciuta, che le scuole Martiri e Santa Caterina “devono essere demolite e ricostruite” perché ad oggi presentano problemi strutturali non risolvibili in altro modo. Erano proprio le due scuole su cui la stessa Giunta aveva rinunciato a 8 millioni di euro di Fondi Pnrr.
I problemi di infiltrazioni e i crolli di queste settimane confermano purtroppo le nostre preoccupazioni. Non si può aspettare che avvengano incidenti più gravi prima di intervenire, né si può continuare a dichiarare inagibili parti di quelle scuole, compromettendone la funzionalità.
Il treno Pnrr è colpevolmente ormai perso e allora si devono immaginare altre soluzioni, solo per la Martiri servono circa 12 millioni di Euro. Se serve ricorrere a forme di indebitamento attivando mutui, discutiamone in Consiglio comunale: sarebbe assurdo non avere debiti, ma avere scuole insicure e pericolose.
Il sindaco ha lanciato l’idea di riscrivere il piano regolatore della città, dove ci immaginiamo le scuole del futuro? Possiamo progettare una nuova “città della conoscenza”, un grande complesso scolastico, con spazi verdi e impianti sportivi che ospiti i gli Astigiani delle prossime generazioni dagli 0 ai 18 anni? Serve un Patto per le scuole, non nascondere la testa sotto la sabbia e dire che va tutto bene. Questo è il compito della politica.
Michele Miravalle
Consigliere comunale del Partito Democratico