Ammontano a 30.628 gli ingressi alla mostra “Boldini e il mito della Belle Époque”, terminata lo scorso 14 maggio a Palazzo Mazzetti. Ovvero, la quarta grande mostra promossa dalla Fondazione Asti Musei in collaborazione con Arthemisia. Protagoniste 80 opere, tra cui numerosi ritratti femminili, provenienti da musei e collezioni private, che celebravano il genio indiscusso del pittore ferrarese Giovanni Boldini (1842 – 1931).
L’esposizione da poco conclusa segue “Chagall. Colore e magia” (allestita da settembre 2018 a febbraio 2019), che aveva registrato 46.867 visitatori; “Monet e gli impressionisti in Normandia” (da settembre 2019 a febbraio 2020), con 57.497 visitatori; “I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna” (da novembre 2021 a maggio 2022) con 23.986 visitatori.
«Bisogna tener conto – afferma Mario Sacco, presidente della Fondazione Astimusei, commentando i dati – che siamo usciti da poco dall’emergenza sanitaria che ha compromesso pesantemente le attività culturali e turistiche. Quindi sono molto soddisfatto dei “numeri” registrati della mostra, in crescita peraltro rispetto ai dati dell’esposizione sui Macchiaioli».
«Mi piace evidenziare, poi, un altro dato. Tra gli oltre 30mila visitatori, oltre 11mila hanno acquistato lo smarticket, che consente l’ingresso in tutti i siti cittadini che fanno parte della rete Asti Musei, dalla Cripta e museo di Sant’Anastasio (che nello stesso periodo della mostra hanno registrato 5.601 accessi) a Palazzo Alfieri (5.007 ingressi). Ciò significa, quindi, che la grande mostra fa da traino per invogliare turisti e visitatori ad ammirare la nostra città, favorendo le attività commerciali e alberghiere».
In attesa della nuova grande mostra che sarà inaugurata il prossimo autunno, la Fondazione Astimusei ha optato per una sperimentazione. A partire da lunedì 5 giugno i musei cittadini compresi nello smarticket, e le mostre temporanee in essi ospitate, saranno aperti sette giorni su sette (dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19), abolendo quindi la chiusura settimanale del lunedì. «Vogliamo verificare – spiega Sacco – se la giornata del lunedì porterà numeri significativi a livello di ingressi per la presenza di numerosi turisti in città. Proveremo in estate e poi rifletteremo se continuare o meno».
Sempre a partire da giugno, per quanto riguarda Palazzo Mazzetti, saranno tre le esposizioni temporanee ospitate nelle sale: la mostra fotografica di Franco Rabino “Vent’anni di Passepartout – Fronti”, dall’1 all’11 giugno; “Non solo Rosse”, dal 5 giugno al 2 luglio, in occasione della gara di auto d’epoca Mille Miglia; “Alessandro Tandura. Primo ardito paracadutista”, dal 20 al 25 giugno, nel corso del 29esimo raduno nazionale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (ospitato ad Asti dal 23 al 25 giugno).
«Inoltre – conclude Sacco – siamo al lavoro per definire altre esposizioni che si terranno a luglio, agosto e settembre».
Mostre che si accompagneranno ad altri eventi. «Nei prossimi mesi – spiegano dalla Fondazione presentando il programma estivo – proporremo collezioni civiche illustrate, in via eccezionale, dal curatore scientifico, quindi visite guidate in lingua inglese, tour per le vie del centro storico, incontri didattici per bambini e famiglie, oltre a iniziative specifiche dedicate ai centri estivi organizzati nell’Astigiano».
«Gli eventi sono pensati per offrire ospitalità ai turisti italiani e stranieri, coinvolgendo le famiglie per trascorrere l’estate in compagnia dei nostri musei. Il tutto accompagnato da speciali promozioni sui biglietti di ingresso e sulle visite guidate».