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Attualità

A Monale il primo distributore di bevande e snack bio ed equosolidali

All’interno della scuola di circo Chapitombolo. Rifornito dalla Cooperativa della Rava e della Fava

Lo ospita la scuola di circo Chapitombolo

Non è un distributore di bevande come gli altri. E non è stato sistemato in un posto come gli altri.
Il distributore è il primo in provincia di Asti che serve esclusivamente bevande (calde e frede) e snack provenienti dalle filiere bio ed equosolidali direttamente gestito e rifornito dalla Cooperativa della Rava e della Fava.
Il luogo è la sede della scuola di circo Chapitombolo di Monale, punto di riferimento di arte dinamica in provincia di Asti.
Due realtà che da tempo collaborano per portare anche nel territorio più periferico al capoluogo un’idea di profonda consapevolezza di consumo e di svago.
Così tutti gli atleti e gli artisti di varie età e livelli che frequentano la scuola di circo potranno contare su pause a base di prodotti sani e buoni.

Rifornito direttamente dalla Cooperativa della Rava e della Fava

«L’idea è quella di unire la sanità del corpo a quella alimentare – ha spiegato Giulia Grosso, presidente della Cooperativa della Rava e della Fava presente insieme a Paolo Fiscelli all’inaugurazione – Abbiamo scelto snack a base di frutta secca, semplici e poco lavorati per offrire alimenti nutrienti. Ricordando che l’alimentazione bio se scelta come abitudiana, riduce fino al 25% il rischio di insorgenza tumorale, come presentato da recenti studi oncologici».

Tutti insieme per costruire la Casa Europea di Commercio Equo

Nella stessa occasione è stata presentata la campagna di capitalizzazione di Altromercato per la realizzazione della Casa Europea di Commercio Equo a Verona, destinata a diventare un punto di riferimento non solo per le referenze delle filiere certificate, ma anche per convegni, studi, accoglienza di esperti da tutta Europa.
Soddisfatto Milo Scotton, fondatore della scuola di circo, in occasione del decimo “non compleanno” della realtà (a causa delle restrizioni da Covid). Ha ricordato la decisione di scegliere un paese periferico per dare vita alla scuola che si è arricchita della sua Academy che ha visto il suo progetto Artemakia riconosciuto a livello ministeriale. «Siamo aperti e pronti ad accogliere chi vorrà fare attività motoria in modo divertente e in sicurezza».

d.p.

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