Nella prima ondata generosi doni alimentari agli operatori dei reparti Covid
Non se le sono dimenticate quelle colazioni, quelle pizze, quelle colombe e quelle uova di Pasqua ma anche quelle teglie di pasta al forno che a marzo i ristoratori, i pizzaioli e i baristi della città regalavano a medici e infermieri che nei reparti d’ospedale si spendevano per tenere botta alla prima ondata di ricoveri da Covid.
E ora, quegli stessi infermieri si schierano ufficialmente al fianco dei ristoratori. Il NurSind, uno dei loro sindacati si spinge anche oltre.
«Durante la prima ondata il mondo della ristorazione è accorso ad aiutare gli infermieri e i medici chiusi negli ospedali a combattere contro un nemico ignoto».
«Non ci facevano sentire soli»
Anche nella città di Asti, al Cardinal Massaia si era instaurata una vera e propria macchina della solidarietà culinaria ed ogni giorno arrivavano cibi da asporto che venivano smistati nei diversi reparti Covid. Preziosa anche la collaborazione dei negozianti del settore del beauty che hanno regalato quantità industriali di creme per le mani massacrate dalle lunghe ore passate nei guanti monouso anticontagio.
«Verremmo a far colazione da voi e a ordinare piatti da asporto»
«Adesso veniamo noi in vostro aiuto – commenta Gabriele Montana, segretario territoriale NurSind Asti – Vi siamo grati per tutto quello che avete fatto per noi e per non averci abbandonato. Adesso tocca a noi: non abbiamo uno stipendio da nababbi, anzi non abbiamo ricevuto neppure i bonus che ci erano stati promessi ma vogliamo ricambiare il piacere venendo nei vostri locali a far colazione e anche se la sera abbassate la saracinesca alle 18 ci troverete per una pizza o un pasto d’asporto».
Il NurSind ha già girato l’invito a tutti gli infermieri del Piemonte.
«In questo momento di estrema difficoltà – conclude Montana – siamo vicini a tutti i ristoratori e gli esercenti. In particolare vogliamo ricordare e mandare il nostro augurio agli amici Alessandro, Andrea, Bruno, Paoletto, Rocco, Stefania e Stefano e a tutti i loro colleghi del mondo della ristorazione astigiana. Non vi lasceremo soli». (foto di repertorio)
d.p.