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Attualità, Sport
Restauro conservativo

“Gian” Imerito: la resurrezione della Lancia Fulvia Sport Zagato e i trionfi rallistici

In occasione della Mille Miglia è “risorta dal passato” una splendida macchina da corsa
Gianfranco Imerito è senza dubbio uno dei protagonisti più affermati e conosciuti dell’automobilismo astigiano (e non solo), in virtù degli eccellenti risultati conseguiti in ambito rallistico nelle vesti di navigatore. Appassionato d’auto d’epoca, con il fratello Maurizio, lui pure figura rallistica di spicco, ha ridato vita («un’autentica resurrezione dal passato», come la definisce Imerito) ad una vettura, una Lancia Fulvia Sport “Zagato” 1,3 S, gruppo 4 (foto). «E’ una prima serie del 1969, splendida macchina da corsa che ha quindi compiuto 54 anni. Ce l’abbiamo dal 1990, è stata sempre tenuta benissimo e grazie all’apporto di amici carrozzieri, come dicevo, l’abbiamo in pratica fatta risorgere, operando un restauro conservativo. Ha al proprio attivo 32 gare tra salita e pista, sempre affidata ad un pilota albese, Sergio Manera, che correva con lo pseudonimo di Magio. Manera verrà ad Asti ad ammirarla nell’esposizione di piazza San Secondo. La Lancia Fulvia Sport “Zagato” ha gareggiato per l’ultima volta nel 1976 e alcuni appassionati potrebbero aver avuto il piacere di vederla affrontare i tornanti della famosa Neive-Mango. Il suo colore è Rosso Palermo, tonalità tendente all’amaranto.»

La Mille Miglia, mitica competizione, che cosa suscita in Gianfranco Imerito? Racconti, ricordi, aneddoti…

«Parliamo dei tempi d’oro dell’automobilismo. La corsa si disputò dal 1927 al 1957: mio padre, grande appassionato nonché cronometrista sportivo negli anni ‘80, ‘90 e 2000 me ne parlava. Io ero piccolo e mi trasmise questa passione per le auto e le competizioni.»

Doveroso spazio al rally: quali le gare rimaste nel cuore?

«Ho gareggiato dal ‘79 al 2014, con anni migliori dal 1984 al 2006. Sono stato due volte campione d’Italia e una volta campione europeo e altre due volte vicecampione d’Italia. Cito in particolare quattro gare: nel 1985 il Rally di Carmagnola con Mario Viotti, terzi assoluti con una Ford Escort 1600 gruppo A; poi il Rally del Salento con Piero Liatti, primo successo assoluto a livello internazionale; il Montecarlo 1992 con Colbrelli su una Ford Sierra 4WD, undicesimi assoluti e primi gruppo N e infine il trionfo nel Rally di Messina 2002 con Maurizio Ferrecchi su una Peugeot 206 WRC.

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