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Cultura e Spettacoli
Intervista

«Come definirei AstiTeatro 2023? Originale, popolare e stimolante»

Parla Mario Nosengo, direttore artistico del festival giunto alla 45esima edizione che partirà giovedì con 23 spettacoli: «Sarà incentrato sull’universo femminile»

Un festival vicino agli astigiani e incentrato sull’universo femminile. Sono le due coordinate principali della 45esima edizione del festival AstiTeatro, al via giovedì 22 giugno per proseguire fino a domenica 2 luglio.
Lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, che comprende quest’anno 23 spettacoli, è organizzato dal Comune di Asti con la collaborazione della Rete Patric. Direttore artistico è, da quest’anno, l’attore e organizzatore teatrale Mario Nosengo, che succede al regista torinese Emiliano Bronzino. Lo abbiamo raggiunto per porgli alcune domande.
Se dovesse descrivere l’edizione di quest’anno con tre aggettivi, quali sceglierebbe e perché?
Lo definirei innanzitutto originale, in quanto tutte le proposte del cartellone sono molto variegate. La drammaturgia contemporanea è sempre protagonista, ma declinata in vari modi per rappresentare i diversi aspetti del tema al centro del festival, ovvero l’universo femminile.
Il secondo aggettivo è popolare. O, meglio, maggiormente popolare rispetto alle edizioni del passato che erano più vicine alla sperimentazione. Eredito un cartellone di ricerca, molto apprezzato dagli operatori teatrali. Il che non è assolutamente un errore. Io, però, in sintonia con l’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi, ho in mente di recuperare il pubblico che si è perso negli anni, anche se sono consapevole che a mia volta perderò chi apprezzava le scelte sperimentali. Gli spettacoli del cartellone, infatti, hanno un denominatore comune: la fruibilità.
Infine, il terzo aggettivo: stimolante. Mettendomi dalla parte del pubblico, come faccio sempre per definire un cartellone, mi rendo conto che ci sono titoli che non possono non incuriosire. Mi riferisco a spettacoli di qualità, sia a livello nazionale sia locale, che spesso coinvolgono professionisti astigiani, dato che il cartellone di quest’anno ha dato molto spazio ai protagonisti del territorio, siano essi attori, registi oppure organizzatori.

Gli spettacoli e il rapporto con i giovani

Qualche titolo che incuriosice, secondo lei?
Lo spettacolo “Settimo senso” su Moana Pozzi, di cui ritengo interessante la filosofia, incentrato su un bel connubio di titolo, personaggio noto di cui si parla e attrice protagonista, ovvero Euridice Axen. Quindi “Le Volpi”, che vedrà sul palco attori molto noti, tra cui Giorgio Colangeli e Antonella Attili (protagonista de “Il paradiso delle signore”, oltre che attrice di “Il grande giorno”). E ancora, “Io sono Mina”, uno spettacolo – concerto, tra brani e storie recitate sulla nota cantante, che vedrà protagonista la splendida voce di Daniela Placci. Inserito nel cartellone del festival, è stato poi anche ospitato nel cartellone di AstiJazz (vedi articolo a pagina 27).
Quindi due spettacoli per famiglie: “Dalla parte delle cattive” con l’astigiana Ottavia Fusco Squitieri, in cui si parla dei personaggi cattivi delle fiabe, e “Al di là del muro”, unico spettacolo internazionale del cartellone, che vede protagonista il teatro di figura e visivo, dove non c’è parola ma solo musica.
Secondo lei è necessario avvicinare maggiormente AstiTeatro ai giovani?
Sì, in entrambe le “direzioni”. La mia intenzione per il futuro, infatti, è accogliere nel cartellone un maggior numero di spettacoli messi a punto da compagnie under 35, in modo che attirino maggiormente un pubblico giovanile. Una scelta che, quest’anno, è ricaduta sulla compagnia “Caterpillar”, della cui presenza sono molto orgoglioso, che proporrà uno spettacolo sul mondo del giornalismo, tra luci e ombre. In futuro continuerò in questa direzione, tanto che ho già in mente come fare. Così come mi occuperò di colmare un’altra assenza, la danza, che arriverà ad arricchire il cartellone del festival.

Il calendario fino a lunedì 26 giugno

Ecco gli spettacoli del festival fino a lunedì 26 giugno.
Giovedì 22 giugno
Alle 18.30 nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri, “La musa nascosta”, canovaccio poetico di Francesco Antonio Lepore, con voce recitante Mario Nosengo, voce cantante Alessia Porani e Marcello Manzo al sax. Protagoniste saranno anche le fotografie emotive di Fabienne Vigna, per la regia Paolo Melano. Ingresso libero.
A seguire, alle 20 allo Spazio Kor, “Api e lievito” di Valeria Patera, con Ana Kusch, per la regia di Maddalena Emanuela Rizzi. Lo spettacolo, in prima regionale, racconta degli abusi che ha subito la protagonista, donna senza età. Ad ingresso libero, è promosso in collaborazione con il centro Antiviolenza “L’orecchio di Venere” di Asti.
Si proseguirà alle 22, nel Cortile del Michelerio, con il concerto “Dal classico al blues” – in cui saranno proposte musiche di grandi compositori, da Rota a Piazzolla – che vedrà sul palco il MagichArpeEnsemble (ingresso libero). Il gruppo è nato spontaneamente tra i banchi dell’istituto di musica Verdi, composto da professori e allievi con il coordinamento della professoressa Fernanda Saravalli.
Venerdì 23 giugno
Alle 19 allo Spazio Kor, lo spettacolo di teatro e musica “The Walrus”, di e con Sergio Danzi e Jacopo Perosino, per una produzione L’Arcoscenico – Casa del Teatro 3. Ambientato nell’Inghilterra del dopoguerra, vede protagonista Johnny, 12 anni, che nelle pagine del quaderno di scuola in cui appunta poesie, schizzi e disegni – tra i quali spicca quello di un tricheco, ispirato ad una fiaba di Lewis Carrol – troverà molte storie, tre grandi amici e infine l’amore.
La serata proseguirà alle 21.30 al Teatro Alfieri con “Le volpi”, in anteprima nazionale, spettacolo di Lucia Franchi e Luca Ricci con Antonella Attili, Giorgio Colangeli, Luisa Merloni. Una storia che vede la provincia italiana protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere e corruzione.
Sabato 24 giugno
Alle 17 al Teatro Alfieri, “Marina – Nemmeno io sapevo di essere un poeta” con Monica Massone, Tatiana Stepanenko, che è anche la regista, Giorgia Zunino, basato su poesie e lettere di Marina Cvetaeva. Lo spettacolo è infatti un viaggio attraverso la vita di una tra le più importanti e tormentate poetesse russe del Novecento.
Alle 19, alla Cascina del racconto, “Bimbe toste” con Valentina Veratrini, accompagnata alla chitarra da Michele Ruggiero, per una produzione Fondazione Gabriele Accomazzo per il teatro. Al centro alcune donne che hanno cambiato il mondo con il loro esempio – dalla ciclista Alfonsina Strada alla maratoneta Kathrine Switzer – che, prima di diventare donne, sono state bimbe sognatrici e testarde.
Alle 22, nel Cortile del Michelerio, “Unprinted – Quello che non ti dicono”, uno spettacolo della compagnia Caterpillar diretto da Valentina Sichetti con Denise Brambillasca, Gaia Carmagnani, Eugenio Fea, Ilaria Longo. Al centro, luci e ombre del mondo del giornalismo.
Domenica 25 giugno
Alle 19 allo Spazio Kor, spazio al “Chisciotte”, tratto dall’omonimo testo teatrale di Luciano Nattino, con Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel, per una co-produzione Casa degli alfieri e AstiTeatro 45. Lo spettacolo, in anteprima nazionale, mette al centro, in uno spazio scenico onirico, le avventure del più noto cavaliere errante della letteratura, laciando viva la fiammella della speranza.
Alle 21.30, al Teatro Alfieri, “Sempre fiori mai un fioraio – Omaggio a Paolo Poli” di e con Pino Strabioli, con musiche dal vivo di Marcello Fiorini alla fisarmonica.
Lo spettacolo, in prima regionale, è dedicato al pensiero libero e all’irriverenza, come omaggio al noto attore e regista mancato nel 2016.
Lunedì 26 giugno
Alle 19 al Teatro Alfieri, “Dalla parte delle cattive. Cinque storie necessarie e… una coda”.
Cinque scrittrici e sette compositrici si confrontano con le cattive di cinque celebri fiabe affidando alla “cantattrice” di origini astigiane Ottavia Fusco Squitieri, accompagnata al pianoforte da Orietta Caianiello, il compito di portarle sulla scena «per raccontare le loro nefaste pulsioni …ma anche le loro “sante ragioni”».
Alle 21, allo Spazio Kor, la replica di “Chisciotte”; alle 22, alla Cascina del racconto, “La strada che va in città” di Natalia Ginzburg, con Valentina Cervi diretta da Iaia Forte. Al centro la storia di una ragazza che sceglie un matrimonio d’interesse, per poi accorgersi che il vero amore è altrove.

Biglietti

Biglietti: 12 euro; 10 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, under 35, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense; 5 euro ridotto operatori e under 18. Abbonamenti: 138 euro per 23 spettacoli, 80 euro per 10 spettacoli, 45 euro per 5 spettacoli. Prevendite aperte presso la biglietteria del Teatro Alfieri, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo in location e online su www.bigliettoveloce.it. Info e prenotazioni: 0141 399057, www.astiteatro.it (dove si può visionare il cartellone completo).

Gli aperitivi di “Pensiero profondo”

A corredo del festival, gli incontri di “Pensiero profondo – 4 chiacchiere con gli artisti”, in programma dal 23 giugno al 2 luglio, tutti i giorni alle 18 alla Caffetteria Mazzetti.
Ospiti i protagonisti del festival per approfondire i temi degli spettacoli in cartellone. Ecco gli appuntamenti in programma fino a lunedì 26 giugno: venerdì 23 giugno tema dell’incontro sarà lo spettacolo “Unprinted”; sabato 24 giugno “Chisciotte”; domenica 25 giugno “Sempre fiori mai un fioraio” e “Dalla parte delle cattive”; lunedì 26 giugno “Io sono Mina”.
Ingresso libero.

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