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Asti, «In corso Gramsci auto veloci e bici temerarie»

Con il senso unico i veicoli sfrecciano oltre il limite mentre i ciclisti attraversano senza troppa attenzione – Criticità anche nel vicino parco

Gli specchi stradali sono stati installati pochi giorni fa, ma in corso Gramsci la sicurezza lungo la nuova pista ciclabile non convince tutti. Superata, almeno per ora, la querelle che ha interessato la costruzione dell’opera e, in particolare, il suo effettivo utilizzo da parte degli astigiani, c’è chi chiede all’amministrazione comunale di intervenire per rallentare la velocità dei mezzi in transito «che mettono a repentaglio la sicurezza dei ciclisti». A denunciare il problema è un nostro lettore.

«Il senso unico istituito in corso Gramsci – racconta Pasquale Fossa che passa sovente in zona – prevede il limite di velocità a 50 Km/h, ma questo non viene quasi mai rispettato e ciò si somma al fatto che i ciclisti, tagliando la strada alle auto dalle vie laterali fino alla pista ciclabile, e viceversa, non fanno attenzione».

Ma il problema non riguarda solo i ciclisti che attraversano corso Gramsci diretti alla pista ciclabile. «Anche chi usa l’auto e deve immettersi da via Alione, via Omedé e via San Francesco rischia di essere tamponato se non sta attento perché le auto vanno troppo veloci. Hanno messo gli specchi sul muretto che costeggia la ferrovia, ma installare dei dissuasori di velocità risulterebbe più utile».

Il nostro lettore aggiunge che se da un lato ci sono i veicoli che sfrecciano lungo la strada, anche di notte, dall’altro non mancano gli abitudinari dei parcheggi selvaggi, sempre nel quartiere, anche sugli stalli gialli riservati agli invalidi. «Chiedo all’assessore alla Sicurezza, Luigi Giacomini, di aumentare i controlli e le multe per le auto lasciate negli stalli per i disabili.

È anche interesse del Comune multare queste persone considerato che ogni sanzione parte da 165 euro».

C’è un altro appello che raccogliamo durante il sopralluogo in corso Gramsci.

È quello di una mamma straniera che incontriamo mentre porta sua figlia nell’area verde “Aurelio Nicolodi”. «Questa è una piccola zona dove i bambini potrebbero giocare più spesso se l’erba venisse tagliata con maggiore regolarità e se ci fosse un po’ più di manutenzione. Soprattutto adesso che è tornata l’estate i parchi, anche quelli più piccoli, dovrebbero essere curati con più frequenza».

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Una risposta

  1. Le piste ciclabili ad Asti sono una grande perdita di tempo e di soldi per tutta la comunità astigiana. Oramai vanno in bici solo coloro che non hanno i soldi per comprarsi una macchina o un motorino. In bici, sapendo di avere sempre ragione, vanno troppo forte frenando all’ultimo momento. Sono un pericolo non solo per se, ma anche per i pedoni e per i ciclomotoristi. Con quella pista circolare rossa, è stata rovinata la piazza più bella di Asti. Dovendo attraversarla, i ciclisti tagliano regolarmente la piazza ritenendo di avere sempre la precedenza. Adesso sì che è un caos completo.
    E poi ci meravigliamo che ci prendono in giro su “striscia..”

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