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Castelnuovo Don Bosco: anziani in scena per inaugurare le attività estive alla casa di riposo

Proposto uno spettacolo teatrale frutto di un lungo lavoro di preparazione che ha coinvolto per diversi mesi gli ospiti della struttura
Nel giardino della Casa di soggiorno per anziani San Giuseppe è stata inaugurata ufficialmente la stagione estiva che da sempre prevede attività (meteo permettendo) di animazione all’aperto. Il servizio animazione, gestito dalla cooperativa Zenith Sociale, ha voluto celebrare l’avvenimento mettendo in scena lo spettacolo teatrale “La barba del conte” (tratto da una fiaba di Italo Calvino), frutto di un lungo lavoro di preparazione che ha coinvolto per diversi mesi gli ospiti, sotto la regia dell’animatrice Adelina Cannata.

«Il progetto “Attori per caso” si propone di sfidare gli stereotipi che vedono sempre più la marginalizzazione e l’esclusione degli anziani dalla vita attiva del territorio, perché siamo ferventi sostenitori che le strutture residenziali siano parte del territorio e i loro ospiti siano e debbano rimanere “cittadini attivi” della nostra comunità. Una comunità senza gli anziani è come un albero senza radici».

«Fare teatro – spiega Adelina Cannata – per un anziano è la dimostrazione che ha ancora voglia di sognare. Ci lavoriamo da gennaio, un training che ha previsto appuntamenti settimanali che ha prodotto man mano una trasformazione: da persona a personaggio, assumendo le caratteristiche dell’interprete. È stato un processo di crescita in cui poter vedere la vecchiaia come una risorsa anziché un problema. Ci siamo fatti guidare da un racconto popolare che tratta aspetti noti agli ospiti, un racconto di contadini dove un nobile abusava della loro ingenuità per derubarli. Il racconto è ambientato in Piemonte così quando era implicato il coinvolgimento del popolo tutti gli ospiti non protagonisti hanno potuto intervenire con frasi dialettali».

Lo spettacolo è il risultato di un’intensa collaborazione tra la San Giuseppe e l’Istituto professionale Andriano, nell’ambito del progetto che si rinnova ogni anno “Un filo tra le generazioni”, per favorire uno scambio intergenerazionale. Giovani ed anziani sullo stesso palco per dimostrare che “tutto è possibile” e che a detta degli esperti se le generazioni si incontrano, si vive di più e meglio.

Hanno contribuito alla realizzazione di questo momento le volontarie dell’AVO per i costumi, le allieve delle classsi seconda e quarta Socio Sanitario per i disegni di scena, le persone che hanno interpretato i personaggi, ognuno con le proprie capacità.

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