Arriva dalla Coldiretti Asti il rinnovato appello e richiamo alla responsabilità dei viticoltori nel porre attenzione all’eventuale presenza di Flavescenza Dorata e, nel caso di manifestazione sintomatica, ad intervenire con tempestività e puntualità.
“La Flavescenza Dorata è una malattia epidemica complessa che va affrontata su più fronti e con più interventi durante tutto l’anno, ma i mesi di giugno, luglio e agosto sono quelli strategici per il controllo del vettore, con interventi obbligatori sia in agricoltura biologica sia convenzionale integrata – torna a ricordare Antonio Bagnulo Responsabile Tecnico Coldiretti Asti. – Necessario, dunque, seguire le disposizioni prescritte dal Settore Fitosanitario regionale nelle date indicate dai bollettini, con il coordinamento dei tecnici viticoli”.
“I trattamenti vanno effettuati a fioritura della vite terminata – prosegue Bagnulo; – inoltre, per la tutela degli insetti pronubi (insetti che trasportano il polline da un fiore all’altro permettendo l’impollinazione e, conseguentemente, la formazione del frutto), vanno eseguiti in assenza di fioriture spontanee nell’inerbimento del vigneto”.
Importante, anche, intervenire su entrambi i lati della vegetazione ed eliminare la parte di vegetazione inutile, che provoca solo affastellamento e, quindi, barriera all’efficacia della protezione.
Infine, trascorso il tempo di rientro del trattamento, stimato in almeno 48 ore, occorre togliere tutta la vegetazione che manifesta i sintomi della Flavescenza, per evitare che lo Scaphoideus raggiunga le piante sane e, all’occorrenza, capitozzare la parte di vegetazione sintomatica e/o estirpare le piante malate per contrastare e difendere la produzione.
Grande riconoscimento, dunque, va agli agricoltori professionali che intervengono puntualmente per la salute del vigneto e/o segnalano eventuali negligenze.
“L’insetto di smuove anche per 2mila metri in linea d’aria, sconfinando tranquillamente di vigneto in vigneto, in particolar modo, in presenza di incolti con viti selvatiche – ricorda il Responsabile Tecnico di Coldiretti Asti aggiungendo che: “chiunque, compresi viticoltori, amministrazioni, associazioni e tecnici, possono e devono segnalare situazioni di abbandono o di palese non rispetto delle prescrizioni di lotta obbligatoria al Settore Fitosanitario della Regione che, sistematicamente, effettua i sopralluoghi e prescrive gli interventi. I soggetti inadempienti sono soggetti a sanzioni che possono approdare anche ai banchi dell’Autorità Giudiziaria”.
A ricordare i sintomi puntuali e i trattamenti prescritti dal Settore Fitosanitario della Regione è il Tecnico Viticolo Coldiretti Asti Vittorio Ravizza. “Infiorescenza secca che non sviluppa il grappolo, internodi corti, pustole nere sui germogli, colorazione rossa e superficie gommosa sono tutte manifestazioni evidenti della malattia e di stress della pianta la cui manifestazione è giunta in anticipo a causa del lungo periodo siccitoso degli ultimi due anni. I trattamenti consigliati dal Settore Fitosanitario sono il Flupyradifurone e l’Acetamiprid, che agiscono sulle foglie già dopo 4 ore facendo deperire l’insetto che le punge. Trattamenti utili anche per la Popillia Japonica e per la Fillossera”.