Cantautorato, rap, etno-folk, musica popolare, dance e pop: sono gli ingredienti che hanno contraddistinto la 26 esima edizione di Astimusica, svoltasi dal 5 al 16 luglio in piazza Cattedrale.
In totale, tra concerti gratuiti e a pagamento, la manifestazione ha registrato oltre 10mila spettatori (nel 2022 avevano superato i 17mila).
Tra le serate con biglietto di ingresso la più affollata è stata quella che ha visto sul palco la band “Lo Stato Sociale”, con mille spettatori, seguita dal concerto di Alice che ha proposto le canzoni di Franco Battiato, evento di apertura molto apprezzato, e dalla serata che ha visto sul palco il rapper Medy, applaudito dai giovanissimi (entrambi con circa 600 spettatori ciascuno).
Per quanto riguarda la serate gratuite, che hanno rappresentato la netta maggioranza, si sono avvicendati in piazza il Grupo Compay Segundo, che ha fatto ballare gli astigiani e le persone giunte da fuori attratte dalla magia sonora di Cuba, quindi i giovani talenti come Tenth Sky e Clara, la sorpresa fuori cartellone di Linda di X-Factor. E ancora, sono stati protagonisti il cantautorato ricercato di Giovanni Truppi, quello etnico di Peppe Voltarelli e il pop raffinato di Pierdavide Carone.
Da ricordare, poi, il contest dei rapper astigiani, in una sfida di liriche, beat e metriche – organizzato in collaborazione con “La nuova provincia” – i dj che hanno trasformato la piazza in una dance hall e i giovani protagonisti di Asti God’s talent, la serata organizzata dalla Pastorale giovanile della diocesi.
Il commento dell’assessore Candelaresi
«La 26esima edizione di Astimusica – commenta l’assessore comunale alla Cultura, Paride Candelaresi – ha rinnovato l’interesse degli astigiani. Siamo riusciti nell’intento di restituire piazza Cattedrale ai nostri concittadini: ci fa molto piacere, indipendentemente dai “numeri” registrati».
E alla constatazione, che ha determinato commenti negativi sui social, che il cartellone non ha proposto grandi nomi come in passato, così risponde: «Se anche per qualcuno questa edizione non ha ospitato il “superbig” – afferma – mi preme ricordare che sul palco sono saliti artisti del calibro di Alice, con un concerto raffinatissimo e molto apprezzato dal pubblico, e Lo stato sociale, band che ha richiamato numerosi fan. Peraltro sono state due serate organizzate in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal vivo, che ringrazio per il supporto».
Candelaresi sottolinea quindi un punto di forza dell’edizione da poco conclusa: le date che hanno attirato un pubblico molto giovane. «Il rapper Medy, così come Clara, volto noto per la partecipazione alla serie televisiva “Mare fuori” – continua – hanno suscitato l’entusiasmo dei ragazzini, che altrimenti non avrebbero mai messo piede in piazza Cattedrale. E’ la direzione giusta da continuare a percorrere: all’inizio non ero molto convinto, ma ho fatto bene a fidarmi della squadra organizzativa e soprattutti di chi, come il direttore artistico Massimo Cotto, ha una lunga esperienza nel campo. A questo scopo, però, preferirei una comunicazione più fresca e moderna, da veicolare soprattutto sui social».
L’assessore ribadisce poi l’importanza di aver dato spazio anche agli astigiani, una scelta che accomuna Astimusica con le altre rassegne estive (Astiteatro, AstiJazz e Asti Lirica). «Sarebbe impensabile – conclude – abbandonare gli artisti astigiani, in quanto questa scelta presenta due aspetti positivi. Innanzitutto fornisce un’occasione speciale agli artisti – basti pensare ai rapper che si sono esibiti il 9 luglio – in secondo luogo garantisce un “effetto traino” importante nei confronti di chi non frequenta il festival, ma è spinto a farlo perché conosce chi sale sul palco. Insomma, da ripetere anche in futuro. A questo proposito, avendo dato mandato per due anni consecutivi al direttore artistico Massimo Cotto, da settembre lavoreremo all’edizione 2024».
Le parole del direttore artistico Massimo Cotto
Da parte sua il direttore artistico esprime parole di soddisfazione sull’edizione appena conclusa.
«Sono felice della felicità delle persone», commenta. «Quando alla fine di un concerto la gente va via contenta e si ferma a ringraziarti, come fosse merito tuo la grandezza di chi era sul palco, il lavoro ha davvero un senso. Ora si comincia a lavorare subito alla prossima edizione. Cambieremo formula e forse anche luogo. Dopo tanti anni Astimusica entrerà in una nuova fase, che mi auguro entusiasmante come quella che ci ha accompagnato in questi 26 anni».
Astimusica è stata organizzata dal Comune di Asti in collaborazione con Piemonte dal vivo, Associazione Abbracciamo, Associazione Futura e Wake UP. Sponsor ufficiali sono stati Iren, Asp, Banca di Asti e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. Il servizio di ristorazione è stato organizzato in collaborazione con Coldiretti Asti, il backtstage a cura di Confartigianato.