Entrerà nel vivo la prossima settimana, anche se con un cambiamento rispetto al calendario originario, Asti Lirica, il primo festival astigiano interamente dedicato all’opera lirica.
Cominciato lo scorso 6 luglio con “Pimpinone, ovvero le nozze infelici”, intermezzo giocoso di Georg Philipp Telemann, proseguirà questa settimana con due appuntamenti.
Gli obiettivi
«L’obiettivo – precisa l’assessore comunale alla Cultura, Paride Candelaresi – è garantire ad Asti un festival lirico con una proposta di nicchia, proprio come in altre piccole città italiane, per avvicinare i melomani e attrarre spettatori incuriositi e turisti. Per fare ciò ci siamo affidati alla direzione artistica di Renato Bonajuto, noto regista e uomo di grande esperienza e gusto, che ha scelto quattro appuntamenti, studiando e analizzando la piazza di Asti e gli altri festival in Italia. Il fine ultimo è attirare nuovi spettatori, convincendo al contempo anche il difficile pubblico rappresentato dagli appassionati del genere, che non andrebbe mai a vedere ad Asti opere molto note (come l’Aida o la Traviata) già viste decine di altre volte, peraltro in contesti di livello, come ad esempio l’Arena di Verona.
Così abbiamo optato per opere raffinate, di gusto e interesse, ma non troppo lunghe, in modo da avvicinare appunto spettatori curiosi. Saranno precedute da un breve momento divulgativo, da parte di un musicologo o un esperto in materia, durante cui verranno introdotti trama, bellezze e curiosità su cui concentrarsi e verrà spiegato brevemente l’aspetto musicale dell’opera».
L’apertura
Il primo appuntamento, svoltosi all’Alfieri, ha contato 115 spettatori. «Non ci saremmo attesi di più», commenta Candelaresi. «Anzi, non pensavamo di toccare le 100 presenze e sono contento del risultato, che rientra nel nostro standard. Abbiamo aperto Asti Lirica con un piccolo capolavoro riscoperto del Barocco, molto poco conosciuto, affidando l’apertura ad una compagnia astigiana, oltre che a maestranze e musicisti del territorio. Mi riferisco all’Asti Sistema Orchestra, ad Antonella Protesti e al Maestro Fabio Poggi che ha diretto, appunto, l’ensemble giovanile di eccellenza. Mi è sembrato quindi bellissimo, in questo incrocio di opportunità, proporre a loro l’apertura della rassegna, e non agli spettacoli di respiro nazionale e internazionale che andranno in scena questa settimana. Il fatto, poi, che la stessa sera ci fosse in piazza Cattedrale il concerto di Astimusica del Grupo Compay Segundo non ha turbato nulla, perché si trattava di due spettacoli rivolti a pubblici differenti. Anzi, mi è sembrato un arricchimento della proposta culturale della città».
Gli sviluppi
Candelaresi ribadisce quindi l’importanza dell’operazione culturale effettuata. «Svilupperemo ancora il festival Asti Lirica, che si collocherà sempre tra giugno e luglio, e che potrebbe essere amalgamato con AstiTeatro e AstiJazz per garantire un contenitore di proposte culturali con diversi linguaggi al suo interno. Arricchendolo, magari, con incontri di parola, masterclass di musicisti, presentazioni di libri. L’importante è aver avuto il coraggio di avviare un primo, piccolo festival dell’opera lirica ad Asti».
I prossimi appuntamenti
Ecco, quindi, i prossimi appuntamenti, in programma alle 21 al Teatro Alfieri. Lo spettacolo inizialmente previsto lunedì 24 luglio è stato rimandato, per motivi organizzativi, ad ottobre (in data da definire). Si tratta di “La voix humaine, tragédie lyrique” di Francis Poulenc, dalla piéce omonima di Jean Cocteau, autore anche del libretto. Chi avesse già acquistato il biglietto può rivolgersi alla biglietteria del Teatro Alfieri (tel. 0141/399057).
Mercoledì 26 luglio, invece, sarà la volta di un capolavoro della musica sacra: lo “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi, presentato in forma scenica. E’ il testamento spirituale di Pergolesi, una riflessione sul tema della morte proprio nel momento in cui avverte come imminente la fine dell’esistenza terrena. L’allestimento è del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona per la regia di Renato Bonajuto.
Protagonisti sono il soprano Ksenia Bomarsi, di ritorno dal Teatro Carlo Felice di Genova dove è stata acclamata interprete del ruolo di Oscar nel “Ballo in maschera” di Verdi, e il mezzosoprano Sofia Janelidze. Interagiranno con loro i figuranti Ilia Romano, Christian Rando, Michela Castellani e Federica Bastioni. Alla guida di Voxsonus Ensemble, la direttrice Manuela Ranno.
Asti Lirica terminerà giovedì 27 luglio con il recital di Ambrogio Maestri, uno dei più prestigiosi baritoni della scena internazionale. Versato nel repertorio verdiano, all’Alfieri offrirà un saggio del suo repertorio, accompagnato al pianoforte da Enrico Zucca. Al suo fianco si esibirà il soprano Eleonora Boaretto. Previsti anche interventi del violinista Leonardo Moretti.
Biglietti
Biglietti: 12 euro (ridotto 10 euro per abbonati stagione teatrale, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense, allievi istituto Verdi, under 35 e over 65).
Prevendite al Teatro Alfieri e su www.bigliettoveloce.it.