Attesa in serata
Dopo due anni e mezzo e 25 udienze è arrivato il momento della decisione per il collegio di giudici presieduto dal dottor Alberto Giannone (dottor Dovesi e dottoressa Bonisoli a latere).
I tre giudici sono chiamati a formulare sentenza nei confronti dei 9 imputati del processo Barbarossa sulle infiltrazioni ‘ndranghetiste fra Costigliole e Asti. Si tratta di un processo parallelo a quello che, a Torino, già un anno fa aveva portato al termine del rito abbreviato alle sentenze (quasi tutte di condanna) dei personaggi considerati i “big” di quella locale della mafia calabrese al centro dell’indagine dei carabinieri del reparto Operativo di Asti.
Al dibattimento in aula sono approdati imputati che hanno sempre sostenuto, fin dall’inizio, di essere estranei all’associazione malavitosa e di non sapere che avevano a che fare con persone di quella caratura.
Grande il lavoro dei pm Castellani e Cappelli che hanno invece ricostruito un’organizzazione che riproponeva sulle nostre colline, in tutto e per tutto, le dinamiche della “casa madre” in Calabria.
Al termine della requisitoria, i pm avevano chiesto pesanti condanne per tutti, con una sola richiesta di assoluzione per un solo capo di imputazione.
Tutto il processo è stato seguito e in larga parte videoregistrato dai volontari dell’Associazione Libera che saranno presenti anche questa sera.
Tre le parti civili che attendono la sentenza con la stessa ansia degli imputati. Sono un imprenditore e i Comuni di Costigliole ed Asti.
Nessuna previsione sull’ora in cui i giudici usciranno per leggere la sentenza, ma probabilmente non prima del tardo pomeriggio.
d.p.