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Attualità

Rocchetta Tanaro, i timori dei dipendenti della casa di riposo: solo metà ospiti e bando in ritardo

Hanno paura della chiusura della struttura con trasferimento in altra sede ma il sindaco rassicura la continuità assistenziale

Fu una delle strutture più colpite dal Covid in primavera

Durante la prima ondata di Covid è stata una delle case di riposo più colpite dal punto di vista di positivi, sia fra ospiti che fra assistenti, tanto che molti di questi ultimi, temendo di essere stati contagiati, decisero di non tornare a casa per molti giorni e di vivere nella struttura per poter continuare ad assistere gli anziani e non mettere a rischio i propri familiari.
Parliamo della casa di riposo di Rocchetta Tanaro dove, in questi giorni, si consuma un’attesa sempre più snervante.
A raccontarne le ragioni è il personale che si è rivolto al nostro giornale per denunciare i timori e le incertezze per il futuro dell’intera struttura.
«Attualmente la gestione è portata avanti dalla Sereni Orizzonti anche se l’appalto è scaduto nel 2018 – ci racconta una dipendente a nome di tutti gli operatori della casa di riposo rocchettese – E’ stato prorogato di un anno e poi non è mai stato revocato perché è intervenuta l’emergenza Covid. Il problema è che proprio l’emergenza sanitaria ha dimezzato gli ospiti che la struttura può invece potenzialmente ospitare. Su un totale di 45 posti, attualmente ne sono occupati solo 21, e quasi tutti in Ra».
La metà di ospiti rispetto alla capienza totale significa soprattutto la metà di rette a bilancio della gestione che, ovviamente, ne risente pesantemente. «E non possono essere fatti nuovi inserimenti perché la Commissione di Vigilanza dell’Asl, prima dell’emergenza Covid, aveva rilevato delle mancanze per quanto concerne requisiti strutturali bloccando gli ingressi» spiega ancora la dipendente.
Tutto questo mentre l’attesa per il nuovo bando di affidamento della gestione sta diventando spasmodica. «Lo aspettiamo da marzo, sappiamo che prevede un ampliamento a 80 posti con adeguamento di RSA, ma ancora non è stato pubblicato da parte del Comune» dicono gli operatori della struttura.
Fra i quali serpeggia una grande paura: quella della chiusura della struttura per impossibilità di sostenere oltre i costi e lo spettro del trasferimento degli anziani rimasti e del personale alla struttura Sereni Orizzonti più vicina, ovvero quella di Spinetta Marengo, con tutto quello che ciò comporterebbe. Oppure la messa in cassa integrazione dei dipendenti. «Noi abbiamo paura ma nessuno ci chiarisce cosa sta succedendo e quali sono le intenzioni per i prossimi mesi».
Su questo delicato momento i sindacati hanno preferito non intervenire, rinviando ogni commento alla prossima settimana.
Non si sottrae alla richiesta di spiegazioni, invece, il sindaco di Rocchetta Tanaro, Massimo Fungo.
«Il bando è passato già qualche settimana fa in consiglio comunale e a giorni sarà pubblicato – rassicura – il ritardo è stato dettato solo dall’indisponibilità del tecnico comunale pesantemente colpito dal Covid con tanto di ricovero in ospedale. Siamo in ritardo di un mese, ma recupereremo al più presto».
Dalla sua pubblicazione passeranno 60 giorni prima della scadenza della presentazione delle offerte. Quindi, giorno più, giorno meno, entro fine febbraio dovrebbe arrivare il vincitore del bando che avrà anche l’onere di provvedere ai lavori richiesti dalla Commissione di Vigilanza dell’Asl per l’ala destinata a accogliere non autosufficienti.
«Mi sento di rassicurare i dipendenti sul loro futuro. La casa di riposo di Rocchetta Tanaro non chiuderà, a giorni arriverà il nuovo bando che darà una maggiore serenità sulla continuità di attività della struttura. Garantendo anche che Sereni Orizzonti traghetterà la gestione fino al compimento del bando».

Daniela Peira

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