L’Asl AT ha attivato il piano per la prevenzione dei malori dovuti all’emergenza caldo esplosa negli ultimi giorni anche in Piemonte. Quasi tutte le regioni d’Italia stanno affrontando un caldo eccezionale per il mese di luglio, senza precedenti per durata e intensità, che può diventare pericoloso per quei soggetti più fragili, a rischio o più esposti, magari a causa del lavoro svolto.
L’Asl di Asti sta tenendo sotto controllo il monitoraggio quotidiano degli accessi al pronto soccorso del Cardinal Massaia, ma per il momento non è stata evidenziata una particolare incidenza di malori collegata al caldo.
Nell’ultimo bollettino dell’Arpa, emesso alcuni giorni fa, Asti è stata inserita a un livello “medio” di stress da calore con una temperatura percepita fino a 36 gradi. La sintesi degli indicatori, secondo l’Arpa, «merita un livello di attenzione di “cautela”, a fronte di altre province come Alessandria e Cuneo, dove l’indicazione sale dalla “molta cautela” al “pericolo”.
Sempre l’Asl ha già distribuito ai vari presidi sul territorio, ai medici di famiglia, ai medici di continuità assistenziale e agli specialisti ospedalieri il vademecum del Ministero della Salute con le dieci regole essenziali per trascorrere un’estate in sicurezza. Regole dedicate specialmente ai soggetti più a rischio, tra cui anziani, malati cronici e bambini.
In linea con le indicazioni della Regione Piemonte è stata attivata la procedura che consente ai medici di famiglia di integrare la lista dei propri assistiti vulnerabili e bisognosi di un sostegno sanitario.
Questo, a seconda delle necessità, può riguardare l’Assistenza domiciliare programmata, un intervento infermieristico domiciliare di valutazione, l’educazione terapeutica, il monitoraggio e/o un intervento dei Servizi sociali territoriali. Il piano coinvolge anche il servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica), il personale medico e infermieristico nelle Case della Salute, ma anche i soggetti a rischio, segnalati dai medici di Medicina Generale, vengono monitorati dal personale infermieristico attraverso visite domiciliari.
«Il Pronto Soccorso è attrezzato per far fronte a un eventuale aumento degli accessi collegato a straordinarie condizioni meteo – spiega il direttore sanitario Tiziana Ferraris – Auspichiamo la massima collaborazione di tutti i cittadini, in particolare quelli più fragili, nel rispetto delle cautele suggerite dai medici e pediatri di famiglia».
Il Ministero della Salute, per far fronte all’emergenza caldo, ha inoltre riattivato il numero di telefono 1500 già usato durante le fasi più critiche della pandemia da Covid-19.
Il 1500 è attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20. A rispondere ai cittadini, in questa prima fase, è personale del Ministero qualificato e formato, in attesa che si concludano le procedure con il Mef per il riaffidamento del servizio in outsourcing.
Il 1500 si aggiunge agli altri provvedimenti adottati dal Ministero della Salute per il piano caldo: aggiornamento quotidiano dei bollettini caldo, che i cittadini possono consultare sul sito del Ministero; decalogo con i comportamenti da adottare per proteggersi dal caldo; raccomandazioni alle Regioni per rafforzare l’assistenza.