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Cultura e Spettacoli
Riconoscimento

Massimo Cotto: «Un secondo posto che è magnifico»

Lo scrittore e conduttore radiofonico commenta il risultato ottenuto al Premio Bancarella con il suo primo romanzo “Il re della memoria”

«Un secondo posto che, per me, ha il sapore della vittoria. Un risultato magnifico che non speravo di ottenere».
Così il conduttore radiofonico, giornalista e scrittore astigiano (nonché direttore artistico di vari festival, tra cui Astimusica), commenta il risultato recentemente ottenuto al Premio Bancarella.
Il riconoscimento, di livello nazionale, l’ha visto in finale con il suo romanzo d’esordio, il noir psicologico “Il re della memoria” (Gallucci editore), grazie a cui nei mesi scorsi aveva ottenuto il Premio Selezione Bancarella che gli aveva concesso il pass per la finale di Pontremoli. Finale cui ha partecipato con molto entusiasmo.

Il commento

«E’ stato molto divertente – ammette – dato che con gli altri finalisti si era instaurata, grazie ai numerosi incontri di presentazione dei libri, un’atmosfera quasi cameratesca. Per quanto riguarda, poi, il verdetto, il nome del vincitore era scontato, in quanto il romanzo “La portalettere” di Francesca Giannone si è rivelato il successo editoriale dell’anno. Per quanto riguarda, invece, le mie aspettative, ad essere sinceri non ne avevo, perché in queste situazioni preferisco non rischiare di rimanere deluso. Il timore di arrivare ultimo, invece, era ben presente, in quanto ero l’unico scrittore a non provenire dal mondo della narrativa».
Pur avendo alle spalle la pubblicazione di oltre 70 volumi, infatti, Cotto ha sempre firmato libri di musica, senza mai cimentarsi con un romanzo.
«La caratteristica più bella di questo premio – continua – è il meccanismo di votazione, in quanto ad esprimersi sono i librai indipendenti, coloro che si occupano di vendere i volumi e sono sempre a contatto con il gusto dei lettori. Un premio, quindi, che viene dal basso, nell’accezione positiva del termine».

I programmi per l’estate

Archiviata la “gara”, Cotto continuerà a presentare e promuovere il libro. «Gli incontri di questo tipo mi affascinano sempre – continua – perché i lettori sono identità indefinite. Alcune date, tra l’altro, si svolgono anche nell’Astigiano o zone limitrofe. Dopodiché, ad agosto, spero di riposarmi – conclude – anche perché questo mese mi vedrà impegnato 26 serate su 31. A ferie concluse, poi, riprenderò con alcune date dello spettacolo teatrale “Decamerock”, di cui sono tra i protagonisti, e con i festival, di cui sono direttore artistico, che proseguono: “Unojazz&Blues” a Sanremo e “Cantautorando” a Lerici».

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