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Piero Prasso
Attualità
Lutto

Addio a Piero Prasso, storico libraio della “Bancarella del libro”

Per decenni ha aiutato la moglie Ines Rizzardi nell’attività di via XX Settembre – I funerali martedì mattina a Isola d’Asti

Si svolgeranno martedì, alle 10, a Isola d’Asti i funerali di Piero Prasso storico e apprezzato libraio che con la moglie Ines Rizzardi ha gestito per anni la nota «Bancarella del libro», in via XX Settembre. Prasso è deceduto alcuni giorni fa a Nizza Monferrato. Prima di essere “il libraio” di via XX Settembre era stato contabile per un’azienda e aveva lavorato in uno studio di un commercialista astigiano, ma dal 1998, anno della pensione, aveva dedicato tutto il suo tempo per aiutare la moglie nel negozio e nell’allestimento di un banco di libri usati e fumetti nei mercatini dell’antiquariato.

Chiusa nel 2018 quando Ines decise di andare in pensione, la «Bancarella del libro» è stata un luogo unico per Asti che ha anticipato anche le moderne fumetterie quando, nei primi anni ’90, iniziò a esserci un pubblico interessato a scoprire non solo i fumetti classici, ma anche i manga giapponesi a cui Ines e Piero dedicarono, in seguito, un’apposita sezione del negozio.

Ma per Piero l’amore per i libri e la sua cultura enciclopedica spaziava da un genere all’altro, da un autore molto noto a uno di nicchia, spesso proposto ai suoi clienti con la passione di un lettore affezionato, prima che di un commerciante.

Anche chi scrive ha molti ricordi della «Bancarella del libro» e dei suoi titolari. Uno su tutti proprio quello di Piero che, vedendomi ancora ragazzo, ma già appassionato di letteratura gialla, mi consigliò di leggere “Il corpo nell’armadio” di Rufus King. Autore di polizieschi meno noto di tanti altri, ma su cui Piero aveva una cultura enorme e ovviamente colpì nel segno. Questo un esempio, ma se ne potrebbero fare molti altri.

Un libraio che ha segnato la vita culturale di Asti e che ha avvicinato, con la moglie Ines, migliaia di ragazzi alla lettura quando ancora non esistevano gli e-book e i libri usati, o a prezzi scontati, si potevano acquistare solo nei negozi fisici o nei mercatini appositi, creando un rapporto di amicizia con chi li vendeva.

Dalla redazione de La nuova provincia le condoglianze alla famiglia.

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