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Mario Sacco ed Enzo Isaia mostra
Cultura e Spettacoli
Esposizione

Gli scatti di Enzo Isaia dedicati a vigne, Settembre astigiano e “Rosse” di Maranello

Sarà visitabile fino al 30 settembre, a Palazzo Mazzetti, l’esposizione “3 mostre per un fotografo”

Sarà visitabile fino al 30 settembre, a Palazzo Mazzetti, l’esposizione “3 mostre per un fotografo – Enzo Isaia – Il Mito delle Rosse, Vite notturne, Settembre astigiano”.
«Come iniziativa collaterale alla Douja d’Or, che sarà inaugurata venerdì 8 settembre – spiega Mario Sacco, presidente della Fondazione Asti Musei – proponiamo questa triplice esposizione che vede protagonista uno dei fotografi contemporanei più eclettici e completi, il torinese Enzo Isaia.

La prima, quella relativa alle auto di Maranello, è in continuità con la mostra inaugurata in occasione della tappa astigiana delle Mille Miglia. La seconda è dedicata alle manifestazioni del Settembre astigiano, incentrata in particolare su momenti e volti degli eventi che lo caratterizzano. Tra l’altro, chi si riconoscerà nelle fotografie e si dichiarerà al personale di Palazzo Mazzetti, riceverà una bella sorpresa, che non posso ovviamente rivelare. Infine la sezione dedicata al territorio, alle vigne».
Ad indicare contenuti e caratteristiche delle tre esposizioni, che comprendono 138 scatti, lo stesso Isaia. «Nella mostra dedicata alle “Rosse”- sottolinea – c’è parte della mia vita, in quanto per 15 anni ho immortalato Ferrari e Maserati per cataloghi e pubblicità, dato che ne ero il fotografo ufficiale».

La mostra accoglie infatti una selezione che celebra l’icona assoluta del mondo dell’auto, prodotta a Maranello.
Nelle stanze accanto, “Vite notturne”. «Ho trascorso quattro anni, quindi quattro vendemmie – continua – a concentrarmi sui grappoli d’uva nelle vigne di Monferrato e Astesana, oltre che del vigneto-collezione della grande ampelografa Anna Schneider a Grinzane Cavour. Di giorno effettuavo i sopralluoghi, di notte fotografavo i grappoli – che considero veri e propri gioielli – oltre a pampini, acini, tralci e viticci. Ponevo sullo sfondo un panno nero e li immortalavo utilizzando luci a led e la batteria dell’automobile».

Ora, in mostra, grappoli e pampini emergono da uno sfondo nero, in tutta la loro nitidezza grazie ad una cassettina posteriore ricoperta di luci a led, tanto da diventare soggetti decontestualizzati. Per questo motivo l’intenzione del fotografo è portare la mostra – in grado di regalare ai visitatori un’atmosfera unica – altrove, per esempio presso la Napa Valley in California.
Infine, le stanze dedicate al Settembre astigiano, riguardo a cui Isaia si è concentrato su momenti e ritratti del Palio (Paliotto, corteo storico e sfilata dei bambini, corsa dei cavalli ed esibizioni degli sbandieratori dell’Hasta) e Festival delle sagre.

«Ho raggiunto Asti più volte in occasione di questi eventi per 15 anni – ricorda – anche se in modo non continuativo. Qui propongo una selezione delle fotografie, accanto ad alcuni scatti sulla città che mi erano stati commissionati dalla rivista “Bell’Italia” tra il 2010 e il 2012. Ho aperto gli occhi sulle manifestazioni cittadine e mi sono reso conto della bellezza del vostro territorio».

La mostra è visitabile da lunedì a domenica dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima). Per informazioni e prenotazioni: 0141 530403, www.museidiasti.com. L’ingresso è compreso nello SmarTicket che consente di visitare i sei siti della Fondazione Asti Musei (Palazzo Mazzetti, Cripta e Museo di Sant’Anastasio, Palazzo Alfieri, Museo Guglielminetti, Domus Romana, Torre Troyana).

[nella foto di Billi, Mario Sacco ed Enzo Isaia]

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