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Guglielmi: «Ho colto al volo l’opportunità di correre per Tanaro»

Tamurè, questo il soprannome del fantino, seppur all’esordio ad Asti coltiva ambizioni di rilievo
L’infortunio in cui è incappato Francesco Carìa, fantino scelto dal Borgo Tanaro per difendere i colori biancazzurri nella corsa 2023, ha portato il Comitato Palio guidato da Roberto Rubba ad una sostituzione obbligata. La dirigenza tanarina non ha avuto dubbi nell’indirizzare la propria scelta su Federico Guglielmi, detto Tamurè, classe 1995, esordiente ad Asti ma in possesso di peculiarità e doti tecniche tali da consentirgli di essere protagonista anche alla sua prima apparizione in Piazza Alfieri.

Una carriera in crescendo la tua, Federico, ricca di risultati positivi che ti hanno portato lo scorso anno a debuttare a Siena….

«Ho debuttato nella Giraffa nell’agosto 2022, tornando a correre per la stessa Contrada quest’anno a luglio. Nel recente Palio dell’Assunta ho invece difeso i colori dell’Istrice. Ero di rincorsa, situazione mai facile da gestire. La mia prestazione non è stata troppo fortunata poiché il cavallo che montavo, Antine Day, si è infortunato nel corso del primo giro. Mi sono reso conto del problema e l’ho immediatamente fermato. Il mio Palio dell’Assunta è purtroppo finito in quel momento.»

Siena ha comunque rappresentato per te una svolta: pensi di essere nel momento massimo della tua carriera?

«E’ sicuramente un buon momento, ma ci sono margini di miglioramento. Il massimo devo ancora toccarlo e potrò raggiungerlo soltanto continuando a lavorare con lo stesso impegno che ho messo finora.»

Hai una tua scuderia da qualche anno ormai….

«Si, poco distante da Siena. Ho in allenamento otto cavalli e li monto con l’aiuto di Giovanni Puddu. Anche mia moglie mi da una mano, occupandosi del lavoro a terra.»

Veniamo al Palio di Asti e a Tanaro: come è nato il contatto con il Borgo biancazzurro?

«Già negli anni scorsi, per un discorso però legato esclusivamente ai cavalli e quindi non per andare a montare, mi ero avvicinato a Tanaro. Ora è nata questa possibilità in seguito al problema fisico accusato da Francesco (Carìa, n.d.r.) e l’ho colta al volo. Asti è un Palio molto importante, una vetrina di prestigio. Correrò per un Borgo entusiasta e seguito numericamente da tantissime persone. Dovrò dare il meglio di me stesso, ma sono abituato a farlo. Quando sono in corsa punto sempre all’obiettivo massimo.».

L’incontro con Roberto Rubba, il Rettore: quale impressione ne hai ricavato?

«Abbiamo gli stessi obiettivi e identiche ambizioni. Ci accomuna una grande fame di vittoria ed il prossimo 3 settembre farò di tutto per ottenerla.»

Con quali cavalli?

Punterò forte su un soggetto di mia proprietà, Cecco Mi Tocca, mezzosangue giovane di 5 anni ma con grandi potenzialità. Stiamo ovviamente valutando alcune opzioni su una possibile alternativa, un altro soggetto all’altezza della situazione.»

La pista di Piazza Alfieri dal punto di vista tecnico è molto impegnativa. Sarà per te una novità assoluta….

«E’ vero, non l’ho mai affrontata ma ritengo comunque sia una pista galoppabile sulla quale, disponendo del mezzosangue “giusto”, ci si può esprimere molto bene.»

Prima di chiudere l’accordo con Tanaro avevi avuto contatti con altri Comitati partecipanti al Palio di Asti?

«Si, qualcosa si stava muovendo, ma quando mi si è presentata l’opportunità di montare per Tanaro ho cancellato ogni dubbio accettando la proposta del Rettore Rubba e del Borgo biancazzurro. Già negli anni passati la possibilità di correre ad Asti c’era stata, ma siccome mi piace essere protagonista non avevo allora ravvisato le possibilità di disputare un Palio di primo piano, declinando le offerte. Ora, seppur da esordiente in un Palio importante quale quello di Asti che chiude in pratica la stagione, sono convinto di poter fare molto bene.»

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