Fra gli obiettivi che il nuovo Questore, dottoressa Marina Di Donato, si è posta nel suo incarico astigiano, vi è anche quello di far procedere un progetto già presentato da tempo, per la ristrutturazione interna degli uffici al primo piano dell’edificio di corso XXV Aprile. Forte anche del suo precedente incarico alla direzione del Servizio Tecnico Logistico e Patrimoniale del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, occupandosi della programmazione e pianificazione dei lavori di tutte le strutture della Polizia di Stato delle tre regioni del Nord Ovest e gestendo fondi per 170 milioni di euro.
Un progetto che prevede, fra l’altro, la riapertura al pubblico anche della seconda entrata, quella all’angolo con via Nogaro, simmetrica a quella che siamo abituati ad utilizzare accanto al cancello di ingresso al cortile.
Secondo la redistribuzione di accessi e uffici, la seconda entrata dovrebbe essere destinata prevalentemente all’afflusso dei cittadini stranieri agli uffici che trattano i loro permessi di soggiorno mentre l’attuale ingresso principale sarà per chi si reca agli altri sportelli aperti al pubblico, come quello dei passaporti e del porto d’armi e per chi deve sporgere denuncia.
Trattandosi di lavori complessi, le tempistiche non sono ancora state dettate, ma entro il 2024 verrà realizzato il nuovo “corpo di guardia” all’attuale ingresso.
I lavori verranno finanziati dal Progetto Nuval con fondi da Unione Europea e Agenzia per la coesione territoriale secondo una nuova procedura di valutazione e classificazione degli interventi per priorità.
«Una progettazione al passo con i tempi – ha commentato la dottoressa Di Donato – ma con un occhio alla storicità dell’edificio che ospita la Questura di Asti, di grande valore dal punto di vista della storia architettonica della città. Il progetto terrà conto anche della valorizzazione della sua facciata, rimasta pressochè integra nel tempo».
Si tratta, infatti, di un pregevole esempio di architettura razionalista. La Questura di Asti venne eretta nel 1938 come caserma della Milizia Volontaria della Sicurezza Nazionale, con intitolazione a Romolo Galassi.
All’epoca la Questura era ospitata in via Roero nel palazzo omonimo all’altezza di piazza San Martino. Solo a fine Anni Cinquanta avvenne il trasferimento negli uffici nell’attuale sede di corso XXV Aprile.
(Foto Billi)