Si è conclusa con ulteriori mille accertamenti sulle autocertificazioni l’operazione “Free time” della Guardia di Finanza di Asti nell’ambito delle verifiche sui percettori di reddito di cittadinanza.
Un controllo a tappeto che, su input del Comando generale, già nel marzo del 2022 aveva portato a denunciare circa 250 percettori di RdC con conseguente blocco delle erogazioni e recupero delle somme già liquidate per circa 1 milione e 600 mila euro.
Nei mesi scorsi, a muoversi è stata la Tenenza di Canelli che, partendo dall’incrocio di dati che prevedono anche le dichiarazioni all’Inps e attraverso ulteriori accertamenti, hanno passato al setaccio oltre mille autocertificazioni presentate tutte nello stesso Caf a Torino. A presentarle tutte persone straniere, soprattutto nigeriani e marocchini, sia uomini che donne di giovane età che avevano dichiarato di soggiornare stabilmente in Italia da più di 10 anni (uno dei requisiti per ottenerlo) e di avere il permesso di soggiorno di lunga durata. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno invece consentito di scoprire che tutto questo non era vero e che le loro dichiarazioni erano false.
Di qui la denuncia di 242 soggetti per un importo corrispondente di erogazioni di circa 1 milione di euro. Dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dell’Inps e dell’indebito ottenimento del Reddito di Cittadinanza. Insieme a loro anche il titolare del Caf torinese che, a sua volta, è risultato essere percettore.
Nel gruppo di controllati e denunciati, anche quattro imprenditori edili che non solo ricevevano il RdC ma erano anche evasori totali dei lavori che svolgevano per un danno complessivo di ricavi non dichiarati intorno ai 500 mila euro.