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Al via le celebrazioni per i 30 anni di Papa Wojtyla ad Asti

Il 23 settembre conferenza, messa e riedizione della cena della vigilia della beatificazione

Stesso periodo, stesso menu, stessi promotori. E’ una riedizione della cena che si svolse il 25 settembre 1993 presso la casa madre degli Oblati di San Giuseppe, alla vigilia della beatificazione di monsignor Marello, l’appuntamento in programma sabato 23 settembre alle 20 presso la sede dell’Agenzia di formazione professionale Colline Astigiane, che da anni si trova nel complesso della congregazione in via Asinari.
Sì, perché gli Oblati di San Giuseppe hanno organizzato alcuni eventi per celebrare i 30 anni della storica visita di Papa Giovanni Paolo II in città, dove era giunto per proclamare Beato il fondatore della loro congregazione.

Le celebrazioni

Le celebrazioni cominceranno appunto il 23 settembre alle 16 presso la casa madre in corso Alfieri 384 con la conferenza del superiore provinciale padre Fiorenzo Cavallaro, incentrata sulla spiritualità di monsignor Marello come era stata presentata dal Pontefice. Quindi, alle 17.30 nel santuario, la solenne concelebrazione cui prenderanno parte anche i sacerdoti stranieri impegnati, da domenica scorsa fino al 24 settembre, nel corso internazionale di spiritualità per scoprire le radici della congregazione.
Alle 20, la Cena del trentennale del Papa ad Asti per il Beato S. G. Marello, con il seguente menu: insalata di fagianella, tortino di peperoni in sfoglia, plin al sugo di arrosto, ristretto di funghi e tartufi, petto d’anatra all’uva con zucchine alla menta, formaggi tipici, bavarese alle pesche, accompagnati da vini del territorio. Coinvolti nell’organizzazione anche Serra Club, Diocesi di Asti, Gruppo culturale San Martino Asti, Coldiretti e Campagna amica.
Quota contributo: 30 euro. Iscrizioni al più presto fino ad esaurimento posti: 0141/351420 (Colline Astigiane), 327/1283147 (Oblati).
«Abbiamo cercato di essere il più fedeli possibile alla cena del 1993 – conferma padre Luigi Roasio, economo provinciale della congregazione – tanto che la scuola alberghiera ha coinvolto gli stessi chef di allora per realizzare i medesimi piatti, accompagnati, quasi esclusivamente, dai vini di allora.
Alla cena del ‘93 parteciparono, tra gli altri, numerosi cardinali, tra cui Angelo Sodano, e il vescovo di allora, Severino Poletto, ma non Papa Wojtyla, che quella sera ritenne opportuno ritagliarsi un momento di riposo».
Anche la locandina che pubblicizza l’evento fa riferimento all’edizione del 1993. «Riporta l’acquerello firmato dal pittore Carlo Carosso (1953 – 2007), realizzato in 200 copie numerate per l’occasione», precisa Padre Roasio.

Le reliquie di San Giovanni Paolo II

Da ricordare che la conferenza che aprirà le celebrazioni fa parte del calendario di incontri organizzati dal Santuario Beata Vergine del Portone in questo periodo, avendo accolto le reliquie di San Giovanni Paolo II, che consistono in alcuni capelli di Papa Wojtyla e in due suoi indumenti. Provenienti dalla parrocchia di Sorano, che le ha concesse in prestito, saranno ospitate fino al 1° novembre, accompagnate da una mostra per avvicinare i visitatori alla figura del Pontefice.

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