«La ferrovia rappresenta un patrimonio che ci arriva dal passato, sostenibile e che ci proietta verso il futuro». Sono le parole della direttrice dell’Archivio di Stato di Asti Valentina Pistarino, alla presentazione venerdì scorso della mostra “La storia corre sui binari” dedicata alla ferrovia Asti-Alba e che ha aperto ai visitatori nella giornata di lunedì, 11 settembre, data che ha segnato anche l’atteso ritorno dei treni viaggiatori sulla linea Asti-Alba. «Abbiamo voluto dare il nostro contributo all’importante evento della riapertura della linea, attraverso una mostra documentaria che ripercorre con documenti, racconti e immagini la sua storia», ha spiegato la dottoressa Pistarino.
«Le città di Asti e Alba erano già unite idealmente dalla ferrovia: il collegamento è composto da due linee distinte, da Alba a Castagnole Lanze con la Cavallermaggiore-Cantalupo-Alessandria e da Castagnole ad Asti con la Castagnole Lanze-Asti-Mortara. Ma fin dagli inizi si trova nei documenti la dicitura Asti-Alba, considerata come un unico collegamento – hanno spiegato la direttrice Pistarino e la dottoressa Laura Dellapiana, funzionario dell’Archivio di Stato di Asti – L’esposizione propone un percorso cronologico, dal 1862-1865, anno della costruzione del tratto tra Alba e Castagnole, e il 1870, anno di nascita del tratto tra Asti e Castagnole, fino ad arrivare ad oggi, alla data dell’11 settembre 2023. Particolare risalto abbiamo voluto dare al rapporto che le popolazioni dei paesi attraversati dalla ferrovia ebbero con il treno, vissuto come importantissimo mezzo di trasporto, ma anche come servizio per connettere persone, industrie, paesi». Un fattore di sviluppo che ha portato alla nascita di interi paesi, con abitazioni e attività industriali e commerciali: pensiamo allo sviluppo del Piano di Isola, che comprese anche lo spostamento del municipio dal centro storico di Villa al paese basso, alla nascita del paese di Motta di Costigliole proprio intorno alla sua stazione ferroviaria e allo sviluppo della zona di San Bartolomeo a Castagnole Lanze con tante aziende di vari settori.
Immagini d’epoca, documenti e articoli di giornale che raccontano eventi e dibattiti intorno alla ferrovia, cimeli che narrano il lavoro dei ferrovieri, mappe storiche si potranno scoprire nel percorso della mostra, realizzata in collaborazione con il Co.M.I.S., il Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile del Piemonte. Attenzione la rassegna pone anche alle modifiche del tracciato, con la creazione dell’imponente viadotto che solca la valle del Tanaro da Motta di Costigliole a Castagnole; e poi tante curiosità, come la stazione di Nosserio (nella zona di Motta e Sant’Anna), con la sua capostazione ritratta nelle foto dell’epoca: oggi la stazione non esiste più ma sopravvive la traccia di quella che fu la banchina in cemento (e un suggestivo sentiero, curato dall’associazione Costigliole Cultura, da quella stazione percorre il vecchio tracciato della ferrovia).
Nella storia degli ultimi anni la sospensione nel 2010 del tratto da Alba a Castagnole e nel 2012 di quello tra Asti e Castagnole Lanze; grazie a Fondazione FS e i suoi treni storici la riapertura a fini turistici nel 2018 del tratto da Asti a Castagnole e Nizza Monferrato e nel 2021 tra Alba e Neive, con i treni che tornavano ad attraversare dopo dodici anni un paesaggio pieno di fascino tra filari di pregiati vigneti e le suggestioni del fiume Tanaro. Oggi con l’impegno della Regione Piemonte il trasporto viaggiatori, con 6 coppie di treni al giorno e il servizio integrato con bus: ogni ora e per tutti i giorni della settimana, dal lunedì alla domenica, è possibile contare sul trasporto pubblico per muoversi sulla direttrice Asti-Alba e raggiungere le due città.
Non hanno fatto mancare la loro presenza al taglio del nastro della mostra, negli splendidi spazi dell’Archivio di Stato, in via Govone 9, nell’antico monastero delle suore di Sant’Anna e del Santo Spirito, il Co.M.I.S., l’assessore del Comune di Asti Paride Candelaresi, Simona Giaccardi per la Provincia di Cuneo, presidente del consiglio comunale di Fossano, e il sindaco di Costigliole Enrico Cavallero.
La mostra “La storia corre sui binari” si può visitare ad ingresso gratuito e su prenotazione fino al 31 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 15,30. Apertura straordinaria sabato 23 settembre e domenica 8 ottobre, dalle 9 alle 13; martedì 31 ottobre, giorno di chiusura della mostra, l’esposizione si potrà visitare per l’intera giornata, dalle 8,30 alle 20. Inoltre, l’8 ottobre, in occasione della “Domenica di Carta” promossa dal Ministero della Cultura per valorizzare il patrimonio archivistico e librario delle biblioteche e degli Archivi dello Stato, «i temi affrontati dalla mostra verranno approfonditi in un convegno – sottolineano dall’Archivio di Stato – con la partecipazione di esperti di storia ferroviaria e ferrovieri professionisti che condivideranno ricordi ed esperienze, insieme a riflessioni sul futuro e le potenzialità di questa linea ferroviaria, che certamente contribuirà oggi come già in passato allo sviluppo del nostro territorio».
(Foto Ago)