“I firmatari – afferma il documento del Comitato – temono per la loro salute, per le ricadute economiche sulle loro attività e proprietà immobiliari, amano il loro territorio che verrebbe irrimediabilmente deturpato da un ennesimo impianto industriale, piangono il consumo di altro suolo agricolo fertilissimo che sarebbe perduto per sempre. Molti, residenti a Torino o in altre città italiane o straniere, che frequentano e amano Govone e dove hanno la loro seconda casa, con la loro firma hanno voluto dimostrare il forte attaccamento al nostro paese e alle sue radici.”
Fra i presenti all’assemblea anche diversi sindaci: dalla provincia di Asti è intervenuto il primo cittadino di Costigliole, Enrico Cavallero: «E’ stata un’assemblea molto partecipata – racconta – alla quale ho assistito come spettatore interessato, essendo il nostro territorio vicinissimo alla località Canove. Personalmente ritengo che l’impianto debba essere realizzato in altro luogo, perché la valle Tanaro ha già dato molto ed oggi ha bisogno di essere tutelata, realizzando cose che siano in armonia con l’ambiente. Abbiamo il peperone della Motta fra i cibi considerati un presidio Slow Food ed un territorio ricco di vigneti, per cui ritengo che un impianto simile debba essere situato in un ambiente industriale e non qui. Porterò il documento del comitato in consiglio comunale.»