Potrebbero chiudersi nel giro di pochi giorni le indagini per risalire all’uomo di mezza età che ieri sera, poco dopo le 19, ha esploso due colpi in via Garibaldi, pieno centro dell’isola pedonale.
Un colpo ha raggiunto una donna di 45 anni, astigiana, Luana Palmesino, ad una gamba. Rispetto al primo momento in cui i soccorritori le hanno assegnato un codice rosso per via della copiosa emorragia in atto al loro arrivo, per fortuna le sue condizioni sono subito migliorate.Già nella serata di ieri non era più in pericolo di vita ed è stata in grado di parlare già con i carabinieri che stanno conducendo le indagini.
Sarebbe proprio lei ad aver riferito agli investigatori di sapere chi è l’uomo che le ha sparato.
Ha raccontato anche di essere accorsa in aiuto alla figlia di 17 anni che l’aveva chiamata perchè l’uomo la stava molestando, lì in centro. Una versione che non ha ancora trovato conferme ufficiali.
Appena arrivata, Luana Palmesino, agitata, si sarebbe subito schierata in difesa della figlia mentre l’altro ha affrontato le due donne fino ad estrarre la pistola che portava in tasca e sparando alla gamba della madre della ragazzina.
Alle urla e allo spavento seguito fra i tanti passanti e avventori dei locali concentrati in quel breve tratto molto frequentato essendo il cuore della città, l’uomo si è girato e si è allontanato, a piedi, esplodendo un altro colpo in aria. Poi, raggiunta piazza Alfieri, si è dileguato a bordo di un furgone, secondo alcune testimonianze.
Le conferme della “logistica” dell’aggressione armata verranno dall’analisi dei filmati di videosorveglianza già acquisiti ieri.
I carabinieri non hanno ancora confermato se l’uomo accusato dalla vittima sia già stato rintracciato e fermato.
Se ieri sera la città, soprattutto quella che vive sui social, era in pensiero per le sorti della donna, soccorsa in un primo tempo in strada, con qualcuno che ha stretto intorno alla gamba una cintura per fermare l’emorragia e ha tamponato la ferita con un rotolo di carta in attesa dei soccorritori, l’atmosfera è cambiata quando è stata notizia delle sue condizioni stazionarie e non critiche.
Allora è corsa veloce l’indignazione e lo sgomento per un gesto così spudorato, violento e pericoloso in pieno centro, in un luogo ad alta densità di passaggio dove la probabilità di essere colpiti anche di rimbalzo o per sbaglio è altissima.
Anche perchè la notizia della sparatoria è arrivata nello stesso giorno in cui si era diffusa quella di un altro fatto grave, un accoltellamento, sempre in strada, in via Cirio. Anche in questo caso la vittima è sopravvissuta, ma i due fatti insieme hanno fatto fortemente vacillare la percezione di sicurezza in città. In ogni sua zona.