Nonostante la proroga di assistenza per i prossimi 15 giorni comunicata ieri da Sereni Orizzonti spa alla casa di riposo di Rocchetta Tanaro, i sindacati stamattina hanno confermato il presidio davanti alla struttura.
Presenti Nando Ferrigno e Di Martino della Uil Tucs e Luca Quagliotti di Cgil Fp insieme al gruppo di lavoratori che da mesi vivono nell’incertezza del rinnovo dei contratti e della sede di lavoro, visto che Sereni Orizzonti aveva annunciato di voler interrompere il servizio e trasferire tutti, anziani e dipendenti, alla struttura di Spinetta Marengo.
«Da qui nessuno si sposta – è la dichiarazione ferma e congiunta dei sindacati – Non vogliono farlo i dipendenti e meno ancora gli anziani ospiti per i quali un trasferimento in questo momento, dopo un anno di isolamento da Covid, sarebbe vissuto come un trauma. Sono prevalentemente ospiti del territorio e non vogliono allontanarsi ulteriormente dalle loro famiglie più di quanto già non siano stati costretti a fare dalle restrizioni anti pandemia».
I sindacati hanno nuovamente istituito lo stato di agitazione che era stato sospeso durante la trattativa fra il Comune di Rocchetta, proprietario della struttura, e la Sereni Orizzonti spa per non inasprire il clima già fortemente teso.
«Abbiamo chiesto una convocazione a breve dal Prefetto – dicono i sindacati – per arrivare presto ad una soluzione che può essere di duplice segno: da una parte l’accordo ponte con la Sereni Orizzonti per i prossimi mesi fino all’aggiudicazione del nuovo bando di gestione che prevede il termine ultimo per il deposito delle offerte per il 23 febbraio. L’altra soluzione è quella di affidamento d’urgenza dell’assistenza ad altra società o cooperativa fino all’assegnazione del bando».
Sempre sperando, sottolineano i sindacati, che al bando qualcuno si presenti, vista la situazione molto complicata che si è venuta a creare. E se Sereni Orizzonti dovesse decidere per il trasferimento degli anziani in altra struttura, con lo svuotamento della casa di riposo di Rocchetta, si profilerebbe con ogni probabilità un bando senza offerte.
Daniela Peira