«Un super papà, un super marito, un super amico». Chi dà questa descrizione di Enrico Montanera non vuole essere citato, ma sono in tanti a confermare che la sua tragica morte in incidente, sabato pomeriggio, abbia gettato nello sgomento tutto il piccolo paese di Antignano.
Montanera, 49 anni, tecnico radiologo all’ospedale di Asti, stava percorrendo la strada provinciale che da Antignano va a San Martino Alfieri in bici, insieme al figlio di 6 quando è stato travolto da una Fiat Qubo condotta da un compaesano di 72 anni.
La coppia padre e figlio stava pedalando su un tratto di rettilineo leggermente in salita, senza curve o altri pericoli e ostacoli. Il padre dietro e il bambino davanti, come normalmente fanno tutti i genitori per controllare che i piccoli procedano in sicurezza. E probabilmente non ha avuto neppure il tempo di accorgersi di quello che stava accadendo, perché l’auto li ha travolti entrambi.
Sembra che il conducente abbia riferito di non essersi minimamente accorto della presenza delle due biciclette a lato strada in quanto, a quell’ora (fine pomeriggio) e in quel tratto, il sole basso lo avrebbe abbagliato e gli avrebbe impedito di vedere padre e figlio.
Per questo motivo l’urto non è stato neppure mitigato da un tentativo di frenata o di evitare le bici.
Il tecnico radiologo, nonostante non presentasse alcun segno esterno evidente di ferite, è deceduto sul colpo. E’ rimasto a terra, esanime, ed è stato il medico dell’eliambulanza giunta sul posto a dichiararne il decesso. Lo stesso elicottero del 118 è ripartito subito dopo con il figlio di Montanera a bordo.
Il piccolo ha riportato un trauma cranico grave e, fino a ieri mattina, era stato ricoverato alla Rianimazione del Regina Margherita. Da ieri, invece, pare che le sue condizioni siano fortunatamente migliorate o, comunque, sia sufficientemente stazionare da aver disposto il trasferimento in reparto dove viene tenuto sotto strettissimo monitoraggio.
Il corpo di Enrico Montanera, invece, sarà sottoposto ad autopsia per accertare le lesioni che ne hanno causato la morte nell’urto.
L’uomo, oltre alla moglie Alessandra, insegnante alle scuole medie di San Damiano, e al figlio che si trovava con lui, lascia altri due figli di 17 e 15 anni.
Tutto il paese si è stretto, intanto, intorno alla famiglia molto unita, che, pur conducendo una vita riservata, era conosciuta, amata e rispettata. Il tecnico radiologo era stato a lungo in servizio al Pronto Soccorso ma aveva chiesto il trasferimento in altro reparto per poter seguire meglio i suoi ragazzi nelle attività scolastiche ed extra.
La sua vita, racconta chi lo conosce bene, si divideva proprio fra lavoro e famiglia. «La scomparsa del tecnico radiologo Enrico Montanera – scrive l’Asl in una nota – ha destato profondo cordoglio all’Asl di Asti. Il direttore generale Francesco Arena, a nome di tutta l’azienda, esprime la massima vicinanza alla moglie e a tutta la famiglia per la tragica perdita».
Tribunale di Asti
- Redazione