E dire che quella di quest’anno non è poi così tremenda rispetto, ad esempio, a quella della scorsa stagione, i sintomi sono sempre quelli: tosse, raffreddore, mal di gola, febbre ma se non insorgono complicanze, in una settimana o poco più, si è di nuovo in forma. Eppure quando arriva è sempre emergenza
Ambulatori medici strapieni, Pronto Soccorso intasato, Guardia Medica in tilt, già così si può dedurne la causa: influenza. E dire che quella di quest’anno non è poi così tremenda rispetto, ad esempio, a quella della scorsa stagione, i sintomi sono sempre quelli: tosse, raffreddore, mal di gola, febbre ma se non insorgono complicanze, in una settimana o poco più, si è di nuovo in forma. Eppure quando arriva è sempre emergenza.
Due tipi di influenza
“In giro ci sono due tipi di influenza – puntualizza il dott. Giovanni Grassini – una colpisce l’apparato gastrointestinale, l’altra l’apparato respiratorio e adesso siamo nella fase acuta. L’importante, fin da subito, è gestire la malattia nel modo corretto con farmaci sintomatici, una telefonata al proprio medico per un consiglio mirato e tanto riposo”.
Poche vaccinazioni
Sicuramente, se non insorgono problemi, l’iter da seguire è questo, “purtroppo la cosa essenziale e cioè la vaccinazione è presa poco in considerazione – continua il dott. Grassini – e anche se quest’anno, tra la mia clientela, ho registrato circa un 10% in più di vaccinati rispetto al passato, è ancora troppo poco. Per questo è necessario educare le persone con messaggi giusti e positivi e fare capire che la vaccinazione è un atto di civiltà”.
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Monica Jarre