Brindano alla vittoria i sindacalisti di Fillea Cgil, Feneal Uil e Finca Cisl, che si occupano del comparto delle costruzioni
Brindano alla vittoria i sindacalisti di Fillea Cgil, Feneal Uil e Finca Cisl, che si occupano del comparto delle costruzioni.
A spiegarne i motivi Paolo Conte (Fillea Cgil Asti). «Dopo due lunghi anni di agonia – afferma – i 3mila lavoratori delle concessionarie autostradali, tra cui 50 dipendenti Itinera (cantiere di Asti), potranno passare un Natale più sereno. Nei giorni scorsi, infatti, alla Camera dei Deputati è stato votato l’emendamento presentato dall’on. Cristina Bergero, che prevede la modifica, nel nuovo Codice degli appalti, della quota per quanto riguarda i lavoratori “in house” (cioè assegnati ad aziende collegate ai concessionari, ndr), dal 20 al 40% da assegnare direttamente, e dall’80 al 60% da assegnare tramite gara. Queste modifiche hanno fatto sì che martedì le aziende delle concessionarie autostradali abbiano ritirato i licenziamenti annunciati. Come sindacato sappiamo bene che non dobbiamo abbassare la guardia, in quanto la modifica al nuovo Codice degli appalti deve essere ancora inserita nella Legge di stabilità e posta al voto di fiducia. Ma possiamo comunque parlare di vittoria della lotta sindacale, grazie anche all’impegno di vari senatori e deputati che hanno sostenuto la vertenza».
Parole di soddisfazione anche da parte di Christian Verrillo (Feneal Uil Piemonte). «Come sindacati – commenta – non ci siamo fermati alla proclamazione degli scioperi, ma abbiamo seguito strade diverse. Tra queste, la richiesta di intervento da parte del segretario Pd Matteo Renzi che ha deciso di incontrare le organizzazioni sindacali derante la campagna “Destinazione Italia”. Incontro cui ho potuto partecipare anche io insieme a Michele Orsogna (Rsu Itinera Asti). Durante quell’incontro il Segretario Renzi ha manifestato la disponibilità del suo partito a sostenere i lavoratori, ma non è stato possibile abbassare la guardia fino alla votazione degli emendamenti alla Camera dei Deputati. In seguito alla votazione favorevole, poi, l’incontro con le aziende presso il Ministero dello sviluppo economico ha finalmente confermato il ritiro dei licenziamenti paventato all’inizio della vertenza. Questa è la dimostrazione che, ancora una volta, la tenacia dei lavoratori, sostenuti dalle organizzazioni sindacali, ha portato ad una conclusione positiva di una vicenda che, altrimenti, avrebbe avuto un impatto devstante per il settore. E soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie».
e.f.