Un incendio, il 13 settembre, che aveva segnato il brusco risveglio per i residenti di un palazzo di via Baudoin, scesi in strada dopo l’allarme dato da alcuni passanti che avevano visto levarsi alte le fiamme da un alloggio dell’ultimo piano e l’intervento di una Volante e dei Vigili del Fuoco. L’appartamento era andato completamente distrutto dalle fiamme e uno dei condomini, anziano, era stato anche leggemente intossicato dal fumo.
Una volta spento l’ncendio, i Vigili del fuoco hanno commpiuto degli approfonditi accertamenti arrivando alla conclusione che si trattasse di origine dolosa.
Accanto a questo lavoro tecnico, anche quello investigativo della squadra Mobile dove è arrivata la denuncia sporta in Questura dalla proprietaria dell’alloggio la quale lo aveva lasciato in uso alla figlia. La giovane donna, a sua volta, aveva riferito di vivere un periodo conflittuale co il suo ex fidanzato che non accettava la fine della relazione ma che aveva ancora accesso all’appartamento.
L’ex fidanzata aveva raccontato di aver subito molestie e percosse, anche gravi, dall’uomo, tanto da gettarla in uno stato di ansia e paura continue.
La sera prima dell’incendio, i due si erano ritrovati nell’alloggio e avevano dato vita ad un violento litigio; così brutto da spingere la donna ad allontanarsi da quella casa e trovare rifugio da una persona amica. Ha raccontato che, quando se ne era andata, lui era ancora dentro la casa. E poche ore dopo la casa era in fiamme.
L’uomo, Luca De Vicienti, è fortemente sospettato di essere l’autore dell’incendio, come gesto di rappresaglia nei confronti della ex fidanzata. Gli investigatori parlano di “gravi indizi di colpevolezza” raccolti nei confronti dell’ex barista che è stato arrestato sabato scorso vicino alla stazione frroviaria dove la Polizia lo stava cercando.