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Castelnuovo Don Bosco: sanità e servizi locali, passi avanti per la futura Casa di comunità

Nella struttura la presenza di un medico nelle 24 ore che eviterà l’invio al Pronto Soccorso dei codici bianchi
Importante passo avanti per la realizzazione della casa di comunità, fortemente voluta dal sindaco Antonio Rago. Proseguendo il complesso iter burocratico stabilito dall’Asl To 5, la giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto dagli studi SD Partners di Milano, Sipal di Torino e Piscitelli Associati di Ancona.

Fin dal mese di settembre 2021 l’Astl To 5 aveva avviato una serie di incontri attraverso le conferenze dei sindaci e le assemblee dei sindaci di distretto per definire i siti delle strutture previste dal Pnrr missione 6. Con la Regione era infine stata concordata, dopo gli studi di prefattibilità, la realizzazione di sette case della salute nei Comuni di Carignano, Carmagnola, Castelnuovo Don Bosco, Poirino, Trofarello, La Loggia e Vinovo.

L’amministrazione comunale castelnovese aveva acquistato nel maggio 2022 il terreno idoneo alla costruzione del nuovo fabbricato in via Aldo Moro e via Dunant, di complessivi 3.620 mq, adiacente la casa di soggiorno per anziani San Giuseppe e la sede della Croce Rossa. A inizio anno erano già state effettuale le prime indagini geologiche con esito positivo. «L’accordo – spiega il sindaco Rago – è di concedere gratuitamente per 30 anni all’Asl il diritto di superficie, considerato che l’offerta sanitaria sul territorio riveste carattere di rilevante interesse pubblico, in quanto finalizzate a innalzare i livelli assistenziali in ambito locale con la dovuta collaborazione tra i soggetti istituzionalmente preposti».

Alla scadenza il diritto di superficie potrà essere rinnovato al massimo per ulteriori 30 anni, dopo di che tutte le opere insistenti sull’area entreranno di diritto e senza alcun onere nella piena proprietà del Comune. Nella casa di comunità saranno concentrati tutti i servizi sanitari, dagli ambulatori dei medici di base al servizio di continuità assistenziale (guardia medica) a studi medici specialistici, con la presenza di un medico nelle 24 ore, in modo da ridurre l’invio al pronto soccorso dei cosiddetti codici bianchi.

I servizi sanitari nel Castelnovese saranno interessati nell’arco dei prossimi anni da profondi cambiamenti: oltre alla casa di comunità sarà realizzato a Cambiano un unico macroospedale, che sostituirà gli attuali tre ospedali dell’Asl To 5 di Chieri, Moncalieri e Carmagnola. Attualmente gli abitanti di Castelnuovo e dei paesi limitrofi che gravitano sotto l’Asl To 5, hanno come nosocomio di riferimento quello di Chieri e, limitatamente ad alcune patologie, quello di Moncalieri.

L’Ospedale unico dell’Asl To5 sarà costruito sul terreno demaniale dell’ex parco veicoli inefficienti: l’area presenta diversi punti di forza, quali il doppio accesso sia da Santena sia da Trofarello-Moncalieri ed è servita dal trasporto pubblico. Il nuovo ospedale conterrà tutte le specialità e le funzioni previste per gli “ospedali spoke” con dea di I livello. Servirà una popolazione di circa 310 mila abitanti e ospiterà 406 posti letto per acuzie, 28 per post acuzie, per un totale di 434, e 62 posti tecnici (25 culle, 25 dialisi e 12 osservazione breve intensiva) su una superficie di 60.000 mq. Il costo previsto è di 238 milioni di euro (202 milioni per l’ospedale e 36 per tecnologie e arredi), interamente finanziati dall’Inail.

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