“Leggere, raccontare, ricordare e immaginare Pablo Neruda”: nel 50° anniversario della morte del poeta, la Biblioteca Paolo Luotto di Villafranca dedicherà una conversazione sul premio Nobel per la letteratura. L’appuntamento è per lunedì 6 novembre, alle 18, con Renzo Sicco, regista e autore teatrale, anima di Assemblea Teatro.
Proprio “Il funerale di Neruda”, spettacolo che la storica compagnia torinese rappresentò dieci anni fa in Cile nell’ambito di una tournée internazionale, portò Sicco a essere avvicinato da Manuel Araya, autista del poeta, e a sentirsi raccontare il sospetto che, all’ospedale di Santiago, Neruda non morì per un tumore alla prostata ma fu avvelenato. Il decesso avvenne il 23 settembre 1973, dodici giorni dopo il colpo di Stato del generale Pinochet e alla vigilia del programmato esilio in Messico. Raccolto da Sicco, il racconto di Araya fu ripreso poco più tardi anche dall’amico giornalista Gabriele Romagnoli (il suo articolo compare nell’ultima parte de “Il funerale di Neruda”).
Sono passati dieci anni da allora e di recente un nuovo studio di un gruppo di ricercatori, consegnato a un tribunale cileno, ha avvalorato l’ipotesi dell’omicidio. Intanto il testo teatrale de “Il funerale di Neruda” è diventato un libro firmato in doppia lingua (italiano e spagnolo) da Renzo Sicco e Luis Sepulveda, amici fraterni per ventidue anni: il lavoro sarà presentato nel corso dell’incontro a Villafranca.
Ma come leggere, raccontare, ricordare e immaginare Neruda?
Per esempio chiedendo al regista teatrale di leggere le tre poesie d’amore che più ama. Oppure ripercorrendo il drammatico racconto che raccolse dalla voce di Araya. O ancora: svelando un testo inedito di Neruda. Tutto questo succederà nella conversazione di Sicco con Laura Nosenzo, che chiederà all’ospite anche di raccontare la sua speciale amicizia con Luis Sepulveda, vinto in Spagna, nell’aprile 2020, dal Covid.
“L’incontro con Sicco – commentano il sindaco Anna Macchia e l’assessore alla Cultura Delfina Noto – ci regalerà la suggestione di stare dentro al mondo di Neruda e alla sua poetica. Vogliamo ricordare con le sue parole e di chi lo ha amato l’anniversario della scomparsa: un altro grande narratore entra nella nostra piccola Biblioteca, che ha da poco terminato di omaggiare Italo Calvino nel centenario della nascita”.
L’appuntamento, nel centro di lettura di piazza delle Pollaie, è a ingresso libero. Al termine, come è consuetudine per gli incontri del primo lunedì del mese, una tazza di tè per tutti.
Per Sicco l’incontro in terra astigiana risveglierà una parte della sua radice familiare: il padre Prospero era originario di Soglio.
Nella foto: Renzo Sicco nel giardino di Casa Neruda a Isla Negra.