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«Rasero verifichi lo stato di salute del Maina»
Attualità

«Rasero verifichi lo stato di salute del Maina»

Il Movimento 5 Stelle di Asti critica i risultati del commissario

«La nomina del commissario straordinario aveva l’obiettivo di ricondurre la Casa di Riposo in una situazione di equilibrio finanziario senza arrecare pregiudizio ai servizi e garantendo i livelli occupazionali della struttura. Tutto ciò, per vari motivi, non è avvenuto e pertanto chiediamo al sindaco e alla giunta di occuparsi della spinosa questione». Il Movimento 5 Stelle torna ad occuparsi del Maina, il più grande pensionato del Piemonte, e lo fa sollevando parecchie critiche sui risultati ottenuti con l’arrivo del commissario Carlo Camisola. Massimo Cerruti e Davide Giargia, consiglieri pentastellati, sollevano dubbi di natura economica spiegando che «i costi previsti nel piano industriale per i servizi di pulizia e infermieristici non sono in linea con le previsioni per l’anno in corso: la spesa sostenuta, infatti, è superiore a quella prevista e pertanto sorgono perplessità sui risultati che si otterranno negli anni successivi. Appare, poi, fortemente improbabile – aggiungono i 5 Stelle – che la gestione attuale permetta di coprire il disavanzo di amministrazione accumulato: a seguito dei lavori di ristrutturazione previsti, infatti, diminuiranno i posti letto e di conseguenza gli incassi delle rette. Come sarà possibile ripianare “il buco” se le entrate diminuiscono e allo stesso tempo le rette restano invariate?»

Per il M5S la situazione andrebbe ad aggravarsi «a seguito della stipula di un mutuo di 5 milioni di euro per finanziare l’intervento straordinario di manutenzione», ma la tenuta dei conti non è l’unico allarme che lanciano i consiglieri di minoranza. «E’ prevista, infatti, una riduzione di personale di 33 unità (da 96 a 70 OSS e da 22 a 15 IP/FKT, infermieri professionali e fisioterapisti) con la perdita complessiva di 33 posti di lavoro, – aggiungono – un calo occupazionale che determinerà l’ingresso di ulteriori persone nella schiera dei disoccupati, al quale, però, non corrisponde una riduzione dei costi dell’ente. La diminuzione dei costi, infatti, in termini assoluti sarebbe irrilevante, non portando benefici in termini finanziari alla vita dell’ente».

I consiglieri pentastellati, che hanno parlato della Casa di Riposo in un incontro con i giornalisti, chiedono al sindaco di verificare «la piena attuazione del mandato affidato al commissario straordinario e, se inattuato, procedere com’è nei poteri dell’amministrazione comunale, alla nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione che detti una linea rispondente alle esigenze della comunità astigiana di avere una Casa di Riposo pubblica, centro di ricovero e di aggregazione degli anziani, soprattutto in difficoltà».

Il Movimento 5 Stelle, per riportare la discussione sul Maina in Comune, ha presentato una mozione di cinque pagine nella quale analizza, punto per punto, lo stato di salute della struttura offrendo ai consiglieri il quadro della situazione che emergerebbe analizzando cifre e numeri del piano industriale.

«E’ nostra opinione – aggiunge il capogruppo Massimo Cerruti – che il commissariamento non sia la soluzione più adatta e che quindi sia necessario cambiare rotta». Per il gruppo bisogna riaprire la discussione sull’uso dei locali anche a servizi oggi non ancora presenti, come la creazione di un hospice, «non contemplato nel piano industriale».

«L’amministrazione comunale integra il costo delle rette di chi si trova in situazioni di disagio economico e contribuisce al pagamento del dormitorio maschile ospitato nella struttura – conclude Cerruti – Le scelte economiche della struttura hanno, quindi, un rilievo anche per le tasche dei cittadini».

Riccardo Santagati

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