E’ in programma oggi (venerdì) la prima delle due giornate dello sciopero promosso dai sindacati Cgil e Uil contro la manovra finanziaria del Governo. Sotto lo slogan “Adesso basta”, la protesta interesserà oggi, per la durata di 8 ore, i settori di pubblico impiego, scuola e università, sanità, poste. Dopo la rimodulazione in seguito alla precettazione del Governo, è stato ridotto a 4 ore, quindi fino alle 13, lo sciopero dei dipendenti del settore trasporti (sono esclusi i voli aerei). Venerdì 24 novembre, invece, lo sciopero interesserà per la durata di 8 ore tutti i settori privati.
Come emerso in occasione dell’assemblea dei delegati di mercoledì al Dlf, guidata dai segretari generali provinciali Luca Quagliotti (Cgil) e Armando Dagna (Uil), venerdì prossimo ad Asti si terrà una manifestazione pubblica con corteo e incontro in Prefettura per spiegare le ragioni dello sciopero, che saranno analizzate a livello nazionale ma anche declinate in ambito locale. Stamattina, invece, si terranno manifestazioni a Torino, Cuneo, Novara e Alessandria (dove saranno presenti sindacalisti e lavoratori in sciopero della provincia di Asti).
Le motivazioni dello sciopero
Diversi i motivi per cui le due sigle sindacali hanno deciso di scendere in piazza. Innanzitutto chiedono di “contrastare una legge di Bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori e pensionati, oltre a non offrire futuro ai giovani. Bisogna aumentare salari e pensioni, con il rinnovo dei contratti collettivi e garantendo la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni. E’ quindi fondamentale difendere e rilanciare il Servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali e approvando un piano straordinario di assunzioni nella sanità, nei settori pubblici e della conoscenza. In sostanza, questa sciopero è a sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente”.