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Morì travolto al rally: nei guai il pilota e altri 8
Cronaca

Morì travolto al rally: nei guai il pilota e altri 8

Ad un anno esatto da quel tragico rally, il “commissario della legge” di San Marino (l’equivalente del nostro pubblico ministero) ha desecretato gli atti riguardanti l’indagine per la morte di Enrico Anselmino, l’operaio astigiano che assisteva alla corsa con il figlio Davide, disabile, la compagna e un gruppo di amici

Ad un anno esatto da quel tragico rally, il “commissario della legge” di San Marino (l’equivalente del nostro pubblico ministero) ha desecretato gli atti riguardanti l’indagine per la morte di Enrico Anselmino, l’operaio astigiano che assisteva alla corsa con il figlio Davide, disabile, la compagna e un gruppo di amici.

Nove gli indagati, da Enrico Bonaso, pilota dell’auto da rally, la Renault Clio che ha investito il gruppo di spettatori a tre commissari di percorso (Giuseppe Arduini, Claudio De Santis e Bruno De Paolis) oltre a Luigi Fiorentino, allestitore della prova speciale e quattro componenti dell’equipaggio della safety car: Humbert Benedettini, Aldo Malchiodi, Floriano Broccoli e Davide Bernardini.

Intuitiva l’accusa a carico di Bonaso: non essere riuscito (per generica imperizia, imprudenza e negligenza, si legge negli atti) a mantenere il controllo del mezzo in un tornante, piombando su un folto gruppo di spettatori.

Per i commissari di gara e gli occupanti della safety car l’accusa è di non aver adottato le prescrizioni del piano di sicurezza e di non aver verficato che l’allestimento del percorso non corrispondeva al piano di sicurezza oltre al fatto di non aver provveduto a far allontanare il pubblico nel giro di controllo pre gara. A carico dell’allestitore del percorso vi è l’accusa di aver invertito il posizionamento di una bandella verde con la dicitura “zona consentita al pubblico” con quella rossa che invece indica “zona vietata”.

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Daniela Peira

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