In barba al maltempo e alle previsioni del tempo avverse le Pro Loco della Langa Astigiana hanno sfidato la pioggia e domenica mattina erano presenti, puntuali e affiatate, per la consueta partecipazione al Festival delle Sagre
In barba al maltempo e alle previsioni del tempo avverse le Pro Loco della Langa Astigiana hanno sfidato la pioggia e domenica mattina erano presenti, puntuali e affiatate, per la consueta partecipazione al Festival delle Sagre. Una costanza che va riconosciuta ai volontari di Cessole e Monastero Bormida i quali risultano essere, oltretutto, i partecipanti più lontani della prestigiosa kermesse. D’altronde è ormai opinione condivisa che non si possa parlare di Sagre senza le deliziose frittelle salate della Pro Loco di Cessole o senza la famosa “puccia” di Monastero, quella zuppa a base di polenta, ceci e burro il cui profumo risveglia l’acquolina all’ora di pranzo. Il riscontro positivo da parte del pubblico è puntualmente dimostrato dalle lunghe code davanti alle casse.
«Parliamo di una ricetta della tradizione Langarola trasmessa dalle nonne e che si stava dimenticando. Oggi, con nostra grande soddisfazione possiamo dire che la “puccia” è molto richiesta, soprattutto dai giovani» commenta il sindaco Ambrogio Spiota sindaco di Monastero e per anni alla guida della Pro Loco. E’ lui che con pazienza accoglie alla cassa i turisti, alle volte innervositi dalla lunga attesa. «Siamo celeri nel servizio per quanto ci è umanamente consentito- spiega senza scomporsi il sindaco – ma purtroppo e per fortuna il pubblico ci accorda ogni anno la sua fiducia e le code sono inevitabili». Solerti nel servizio anche dietro al bancone della Pro Loco di Cessole, dove si riscontra il frenetico via vai dei volontari impegnati a servire i piatti straboccanti di frittelle.
«Non possiamo lamentarci, anche sabato sera nonostante la pioggia abbiamo venduto un numero discreto di frittelle – commenta Sonia Argiolas Presidente della Pro Loco – Credo che a conquistare il pubblico sia la nostra ricetta, che è semplice e sfiziosa. Le frittelle possono essere consumate facilmente passeggiando per la piazza. Un bel vantaggio in assenza di posti a sedere». Il fatto che nonostante la distanza, e l’aumento dei costi, a queste pro loco convenga ancora partecipare alle Sagre sembra fuor di dubbio. O quasi. Luciana Scarrone Presidente della Pro Loco di Monastero osserva: «E’ una festa divertente che coinvolge l’intero paese soprattutto il giorno della sfilata. Purtroppo però i costi cominciano ad essere pesanti. Per il momento ce la sentiamo di partecipare. Per il futuro si vedrà». Una dichiarazione che gela il sangue agli affezionati della “puccia”.
D’altronde le difficoltà logistiche ed economiche che le pro loco stanno incontrando nel partecipare alla manifestazione sono note e già Mombercelli quest’anno ha deciso di disertare.
Lucia Pignari