Mercoledì mattina siamo andati a verificare le segnalazioni dei lettori accertando una serie di punti critici sui quali si chiede al Comune di intervenire al più presto
Dopo il recente caso delle due sorelline di 7 e 14 anni investite da un’auto pirata, una Golf nera, nella zona di via Torchio mentre attraversavano sulle strisce pedonali, molti lettori hanno segnalato al giornale diverse zone di Asti dove le “zebre” non sono più visibili, cancellate dal passaggio del tempo e delle auto, oppure coperte da asfaltature realizzate in un secondo momento.
In ogni caso la mancata visibilità degli attraversamenti pedonali crea un serio pericolo per i pedoni costretti ad accelerare il passo per raggiungere l’altro lato della carreggiata, una criticità ancora più evidente in presenza di anziani, disabili o mamme con passeggini e carrozzine.
Mercoledì mattina siamo andati a verificare le segnalazioni dei lettori accertando una serie di punti critici sui quali si chiede al Comune di intervenire al più presto.
Si va da via Pietro Micca, dopo la rotonda con largo Martiri della Liberazione, a corso Volta, dove i lavori di asfaltatura hanno cancellato, in parte, alcuni attraversamenti pedonali nei pressi della farmacia, fino in corso Alessandria, una delle strade più trafficate e quindi dove le strisce dovrebbero essere mantenute sempre in ottimo stato.
Non va meglio in corso Pietro Chiesa, sia all’altezza della rotonda con corso alla Vittoria, sia all’altezza del semaforo nei pressi del CDC, angolo corso Galileo Ferraris, dove l’attraversamento pedonale è regolato, ma le “zebre” sono ridotte ai minimi termini.
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Riccardo Santagati