Se si passa il mese di agosto in città, quale occasione migliore per percorrere a piedi, in bicicletta o, perché no, a cavallo qualche itinerario per scoprire e riscoprire, in modo del tutto inaspettato, le nostre zone?
La tradizione escursionistica nella Provincia astigiana, è ancora poco conosciuta ed è un peccato perché questo territorio, patria del vino, ricco di storia e bellezza, con i suoi paesaggi che si innalzano sulle dolci colline del Monferrato o su quelle più alte delle Langhe, con le sue distese di vigneti che si perdono all’orizzonte, con le tante aree protette come il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro o la Riserva Naturale Speciale delle Valli Andona, Botto e Grande o l’Oasi WWF Forteto della Luja sulle sponde dell’omonomo torrente, con i meravigliosi castelli e i suoi borghi medioevali come Moncalvo, Costigliole o Roccaverano, offre spettacoli di colori, profumi, sapori e sfumature unici al mondo tanto da essere stato inserito nel 2014, insieme alla zona del Roero, tra i siti italiani patrimonio dell’Umanità Unesco.
E allora, se si passa il mese di agosto in città, quale occasione migliore per percorrere a piedi, in bicicletta o, perché no, a cavallo qualche itinerario per scoprire e riscoprire, in modo del tutto inaspettato, le nostre zone?
La rete dei percorsi che si sviluppa nella provincia di Asti, tra sentieri e strade secondarie, supera i 550 km e può soddisfare veramente tutti i gusti, dal camminatore occasionale alla famiglia con bambini, all’escursionista esperto abituato ad affrontare lunghi e più impegnativi tragitti.
Itinerari interessanti sono quelli delle 5 Torri in Langa Astigiana e i percorsi che collegano Asti al Sacro Monte di Crea o all’Abbazia di Vezzolano. Per chi è alle prime armi o teme il caldo è invece irrinunciabile la meta, sia a piedi che in bicicletta, al vicino Santuario di Maria Ausiliatrice di Viatosto, chiesa del trecento con terrazza panoramica sulla città, interessante anche l’itinerario Marelliano con visita, a San Martino Alfieri, della casa natale di San Giuseppe Marello.
Un grande classico, però, rimane il pellegrinaggio a Castelnuovo Don Bosco dove, nella frazione Becchi, sorgono il Santuario e la casa natale di San Giovanni Bosco, visitati ogni anno da migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo ma anche da intenditori di vino in quanto, Castelnuovo, è sede di una famosa cantina sociale. Se alla salute si vuole unire il piacere della buona tavola, si possono scegliere passeggiate enogastronomiche con visite alle numerose cantine della zona e pranzo in uno dei tanti agriturismo disseminati sui percorsi, basta organizzarsi ed equipaggiarsi nel modo più adatto.
Presso gli sportelli dell’Agenzia Turistica Locale di Piazza Alfieri 34, aperta sette giorni su sette con orario 9/13 -14/18, si possono avere esaurienti informazioni su tutte le attività outdoor da effettuare e si possono ritirare, gratuitamente, numerose pubblicazioni sull’argomento, oppure si può andare sul sito www.astiturismo.it, quotidianamente aggiornato, scegliere i percorsi o le zone ed eventualmente, con semplici passaggi, scaricare il materiale informativo necessario.