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Diario di bordo: astigianinel sogno spagnolo di Barcellona
Cultura e Spettacoli

Diario di bordo: astigiani
nel sogno spagnolo di Barcellona

Mercoledì 7 ottobre 2015ore 7 – La partenzaIl giorno non era ancora fatto; piazza campo del Palio a quell’ora sonnecchiava tra i rumori del mercato che si stava allestendo poco alla volta.

Mercoledì 7 ottobre 2015
ore 7 – La partenza
Il giorno non era ancora fatto; piazza campo del Palio a quell’ora sonnecchiava tra i rumori del mercato che si stava allestendo poco alla volta. L’autobus dell’Asp era già là, al suo posto, puntuale, pronto per il trasferimento fino a La Spezia. Poco alla volta i croceristi si sono ritrovati attorno a quell’unico punto di riferimento e hanno iniziato a caricare i rispettivi bagagli. L’atmosfera era quella delle grandi occasioni. I croceristi nuovi si sono mescolati ai “ripetenti” formando un unico grande “agglomerato” di voci, suoni, racconti e impressioni sulla nuova avventura che stava per partire.
Erano da poco passate le sette quando l’autobus ha lasciato piazza Campo del Palio stracolmo di gioia e con il tasso di adrenalina alle stelle.

Ore 10,30 – Arrivo a La Spezia
La città portuale era già tutta in fermento quanto l’autobus di astigiani ha fatto il suo ingresso sul lungomare. Il sole era alto, come anche la temperatura e i nostri turisti si stavano apprestando a fare la loro prima escursione, quella omaggiata dalla Nuova Provincia e dalla Cala Major. Non potendo andare alle Cinque Terre, in quanto all’autobus non era concesso l’accesso, come anche a Porto Venere, per la stessa ragione, abbiamo optato per una visita alla città spezzina con due guide molto preparate.
E così, girando tra palazzi, chiese e monumenti, abbiamo scoperto che La Spezia ha una sua storia al di là del cantiere navale che l’ha fatta conoscere in tutto il paese. Ha un’origine medioevale, epoca in cui i commerci erano fiorenti e la città vantava un’importanza strategica per i rapporti tra le popolazioni costiere. La sua specializzazione nella realizzazione di navi prevalentemente militari è, ovviamente, successiva. Di fronte al porto, dove già sostava la nostra “Msc Divina” troneggia una grande statua di Garibaldi a cavallo. E già, perché l’eroe dei due mondi a La Spezia c’è stato ben tre volte, sempre come prigioniero. Ed è in una delle sue soste forzate che probabilmente ha messo in piedi il piano per fare  dell’Italia un paese unico, vero. Una nazione. A La Spezia abbiamo ritrovato anche  una delle dimore della famosa quanto avvenente Contessa di Castiglione, che proprio nella città spezzina si è preparata psicologicamente per affrontare la sua trasferta politico-relazionale con Napoleone Terzo per convincerlo ad aiutare i piemontesi nel progetto ambizioso di riunificare l’Italia e quindi a cacciare gli austriaci dal Nord.
Lei, forse, psicologicamente ad affrontare la trasferta era già pronta. La preparazione psicologica doveva effettuarla più che altro suo marito, visto che nei piani segreti di questa missione c’era la necessità di diventare l’amante dell’imperatore, così da poterlo convincere a muoversi. Evidentemente a fare la storia non sono stati sempre solo gli uomini.

Ore 12,30 – L’imbarco
Terminata l’escursione gratuita per La Spezia, il gruppo di croceristi astigiani ha iniziato le pratiche per l’imbarco, pratiche che devo dire, a differenza di altre volte, sono state molto rapide e in breve tempo tutti a bordo. Una visita alla cabina per prendere confidenza con quella che per dieci giorni sarà la nostra casa viaggiante e poi al self service per il primo pranzo a bordo.
Bisogna ancora prendere confidenza con la nave, con il suo funzionamento, con i suoi segreti. Il pranzo è stato un po’ veloce. Più il tempo perso a cercare gli alimenti giusti in quegli spazi enormi che quello dedicato al pranzo vero e proprio. In ogni caso non abbiamo stentato. Ma in nave si sa che il mangiare non  manca mai. Il pomeriggio è servito per conoscere bene la nave, familiarizzare con i suoi bar, i suoi negozi, i suoi ristoranti, i suoi molti servizi. La musica, i pianobar e poi lo spettacolo teatrale nell’immenso teatro della nave. Il più grande teatro galleggiante del mondo, con i suoi 1.600 posti a sedere. Bene, la prima sera era quasi tutto esaurito quando gli artisti del primo spettacolo sono entrati in scena.

Ora 19,30 – A teatro
Ballerini, cantanti, costumi sfavillanti tutto per offrire quanto di meglio sia stato prodotto nel campo della canzone e delle coreografie. Le più famose canzoni al mondo, dai musical americani alle immancabili melodie napoletane, che hanno fatto letteralmente il giro del mondo, sono state interpretate dai cantanti in modo convincente. E’ proprio in queste occasioni che te ne accorgi, ti rendi conto di quanti siano importanti questi brani. Inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli, russi e chi più ne ha più ne metta, cantavano insieme queste vecchie melodie, ritenute da molti ormai desuete, attribuendo loro la forza dell’unione, della coesione, della bellezza “oltre confine”; l’uguaglianza contro ogni forma di differenza. Hanno travalicato i confini delle contrapposizioni per affermarsi in quanto arte al di sopra di ogni limite terreno, quell’arte che fortifica la totalità dei valori, del sentire, dell’emozione di ogni uomo. Queste canzoni sì che dovrebbero essere riconosciute come “patrimonio dell’umanità”. Ebbene, lo spettacolo era tutto incentrato su questi brani, interpretati non solo dai cantanti, ma anche dai ballerini, che con le loro coreografie, hanno saputo aggiungere emozione ad emozione. Terminato lo spettacolo, appena il tempo di rientrare in cabina per riassettarsi, ed era già ora della  cena al ristorante.

Ore 21 – L’assegnazione dei tavoli
La prima cena a bordo ha sempre un sapore particolare. E’ la sera nella quale si fa conoscenza con i camerieri, con il maitre, con i compagni di viaggio che tutte le sere ritroverai allo stesso tavolo, con lo stesso appetito. Gli astigiani sono tutti raggruppati nel medesimo lato del ristorante, così da formare un gruppo unico. La carta del menù distribuita a tutti i commensali e poi le ordinazioni.  Durante la cena sono stati festeggiati ben due compleanni nel gruppo di Asti, quello della signora Cinzia e quello del signor Isidoro. Tanti auguri ad entrambi anche dalla Nuova Provincia. Terminata la cena è rimasto ancora il tempo giusto per fare quattro passi nella nave, alla scoperta delle attrazioni che la sera si fanno più intense e spettacolari.  Ma era dal mattino alle sei o poco prima che gli astigiani erano in piedi. Non si poteva chiedere di più al loro fisico provato e stanco da tanta fatica. Avremo modo nei prossimi giorni di partecipare alle molte forme di animazione che la nave ci riserverà. Per questa volta era giunta l’ora della buonanotte.

Giovedì 8 ottobre 2015
ore 10 – Lo sbarco a Cannes
La nave si è fermata in rada, non potendo entrare nel porto viste le sue dimensioni. Lo sbarco a terra è avvenuto con i tender, che altro non sarebbero se non le scialuppe di salvataggio. Una coda infinita per aspettare il proprio turno di discesa, del resto per sbarcare circa 5 mila persone di tempo ce ne vuole. Saliti sul tender abbiamo guadagnato la costa e abbiamo fatto una lunga camminata lungo la Croisette. La città è ordinata e pulita, contrariamente a Marsiglia, visitata qualche anno fa, che pure un po’ la ricorda. Nonostante il violento nubifragio e l’inondazione di qualche giorno fa, che ha causato 21 morti, la città si presentava al turista in buono stato. O la zona che abbiamo visitato non è stata toccata dal maltempo, oppure i francesi sono veramente in gamba a risistemare i danni dovuti alle avversità atmosferiche.
Finora il mare è stato calmo e ha accompagnato con il suo continuo scrosciare contro la nave, la prima parte del nostro viaggio. Rientrati a bordo dopo la visita a Cannes, alle 17,30 la nave ha salpato le ancore verso Palma de Maiorca, dove arriveremo domani alle 14,30. Ma di “avventure” dovremo ancora viverne prima di domani pomeriggi: teatro, spettacoli serali, festa di gala con il comandante  e domani mattina il primo incontro, quello di benvenuto, con i croceristi della Nuova Provincia.

Sabato 9 ottobre 2015
ore 9,30 – L’incontro di saluto
Il ritrovo era nel locale del piano sette. Alle 9,30 gli astigiani erano quasi tutti là, ad attendere l’inizio dell’incontro tenuto dal direttore del giornale e dalla responsabile della Cala Major.  E’ stato un rendez-vous, simpatico, brillante, dove abbiamo scoperto di viaggiare con una signora Ave, che si trovava con al fianco un’altra signora di nome Maria. Per quanto riguarda l’aspetto religioso, con Ave Maria eravamo a posto. La signora Ave ci ha raccontato di essere di Bergamo e di aver sposato un astigiano, mancato qualche anno fa. Ora vive con un altro astigiano che  viaggiava con lei in crociera. Abbiamo, inoltre, scoperto che il viaggiatore più anziano, tra gli astigiani, è il signor Domenico Pavese di 85 anni.
Insomma, parlato del Diario di Bordo e lanciata l’idea nuova di fare dei selfie, il migliore dei quali verrà premiato con l’abbonamento del giornale, l’incontro è terminato e tutti sono rientrati nelle loro cabine in attesa dello sbarco a Palma de Mallorca. Da qualche ora la nave sta costeggiando l’isola.

Ore 15 – Palma De Mallorca
La città che incornicia il porto con i suoi palazzi alti da un lato e la famosa cattedrale dall’altro ci aspettava ansiosa. Questa volta la discesa non è più avvenuta con il tender, ma un normale bus che ci ha condotti fino sul longomare, tra le palme della passeggiata. Un giro tra le vie per visitare la cattedrale e  il centro storico con i suoi tanti palazzi e cortili antichi. Un’isola ricca di storia che trasuda in ogni dove. E pensare che è famosa per la movida, potrebbe esserlo per tante altre cose anche più interessanti. Il tempo giusto per fare qualche acquisto e poi il rientro in nave. La serata è lunga sulla Divina e questa sera c’è grande festa, fino a mezzanotte, ora in cui la nave salperà verso Barcellona, dove arriveremo domani mattina.

Sabato 10 ottobre 2015
Ore 9 – Arrivo a Barcellona
Nel porto di Barcellona di navi da crociera ce n’erano almeno cinque o sei. Un paio di queste le avevamo già incontrate negli altri porti. La città spagnola è molto frequentata dai turisti ed è una delle mete più gettonate dalle compagnie di navigazione per i rispettivi clienti. La discesa a terra è avvenuta attraverso un bus navetta che ci ha condotti fuori dal porto, in piazza Cristoforo Colombo, proprio all’imbocco della Rambla. Ed è lungo questa celebre arteria cittadina che si è svolta la visita per quanti non hanno scelto un’escursione. Di statue viventi ce n’erano poche e non più lungo la via, ma solo all’imbocco. Quattro o cinque solo per non far dimenticare una tradizione che andava avanti da lustri e attirava i turisti facendoli sorridere e divertire. Ai lati dell’arteria negozi, supermercati, banche e il famoso mercato coperto dove si può trovare ogni cosa disposta in modo ordinato, bello, invitante. La frutta poi un vero spettacolo. Mele verdi sistemate una sull’altra a formare una piramide con foglie tra una e l’altra al fianco di mele rosse, sistemate in modo analogo. Kiwi, banane, pesche e chi più ne ha più ne metta. Un vero paradiso alimentare. Se entri non puoi non comperare qualcosa, anche se non ti serve, anche se non hai voglia di mangiare. Terminata la passeggiata gli astigiani sono tornati in nave per la partenza verso Malta. Un intero giorno di navigazione da trascorrere sulla Divina per vivere  i suoi servizi, i suoi spettacoli e la sua animazione fino in fondo.

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