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Brividi e maiali
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Brividi e maiali

Asti come Fargo: un cadavere spolpato dai maiali, un giornalista locale indaga

Il richiamo ad un vecchio caso di cronaca, avvenuto ad Asti intorno al 1967, la vita di un giornale di provincia, un campo alla periferia della città in cui si aggirano voraci maiali, le indagini della polizia ed un cronista sportivo prestato alla “nera” che risolve il mistero. Tutto questo nel romanzo “Brividi e maiali” di Gianni Gribaudo, pseudonimo di uno scrittore e giornalista piemontese (SEM, Società Editrice Milanese, maggio 2017). Nessun riferimento preciso al luogo in cui la vicenda si svolge, ma la lettura porta chiaramente nella direzione di Asti: la «galera di via Gioacchino Testa che poi hanno dovuto spostare fuori città», il campo di maiali in «valle Bacciglio», il palazzo Verasis Asinari, «che sorge in via Natta, tra via Milliavacca e via Giobert», la Torre dei Solaro. Gianni Gribaudo, oltre che pseudonimo sotto sui si cela l’autore del romanzo, è anche il protagonista della vicenda: un collaboratore sportivo di un giornale locale, che scrive anche «l’opuscolo del Palio» e che ha «vissuto tutta l’archeologia di stampa» e ricorda «i sudori che ci sono venuti a ogni cambio di tecnologia. Quando c’era la fotocomposizione bisognava fare quasi cinquanta chilometri per andare a stampare in un grosso centro dove in quel periodo arrivavano tutti i giornalisti dei giornali locali del Piemonte».

È un giorno di inverno, freddo e innevato: «Nella notte erano venuti giù quattro o cinque centimetri di neve che nella piazza grande, intorno al monumento, qualcuno ci aveva fatto sopra delle scritte e in mezzo c’era la parola: PICIU. Io per scendere dal paese ci avevo messo un’ora in più del solito, perché la corriera si era piantata in una curva e a noi passeggeri erano andati a pallino tutti i nostri appuntamenti». Gribaudo viene inviato in Questura, a caccia di informazioni: le ossa di un uomo vengono ritrovate in una discarica abusiva, spolpate dai maiali di un vicino allevamento. C’è fitto riserbo, nessuna informazione trapela e Gribaudo, guadagnandosi anche la fiducia del commissario napoletano, in evidente difficoltà con il dialetto locale, e con l’aiuto di amici del paese e personaggi originali, come il “Settegiacche”, il “Pagliasso”, il “Barachin”, «uno dei tanti dipendenti Fiat che ogni giorno viaggiavano sul treno per Torino con la pietanziera di metallo piena di pastasciutta o coniglio rostito», e il “Gadan”, «un baby pensionato della Stipel» che passa il tempo in redazione a leggere il giornale a scrocco e far la corte alla Maddalena, la segretaria un po’ isterica, riesce a risolvere il mistero e a consegnare il suo articolo al direttore. La storia si svolge nell’arco di due giorni: il ritmo è veloce, le pagine scivolano rapide, piacevoli per il tono spiritoso, i tanti riferimenti al mondo contadino di un’epoca che si allontana («il corpetto di lana che punge, ossia una canottiera che mia mamma si ostina a rammendare»; la zuppa di latte, «il caffelatte e pane», che rappresentava la colazione e, spesso, anche la cena; la «corriera» che collegava i paesi e la città), lo stile che ricorda la “parlata” piemontese, fatta di soprannomi (gli “stranomi”) e di modi dire (dallo «sgiai adoss» al «boia ampestà»).

Interessante è anche il racconto che viene fatto del lavoro di un piccolo giornale di provincia, riferito ad un periodo che pare essere quello degli anni ’80 (anche se non ci sono chiare indicazioni nel romanzo): la vita di redazione, il lavoro del collaboratore e del giornalista di cronaca nera, il modo di relazionarsi con chi rappresenta le fonti («Ci voleva della buona creanza in certi rapporti, bisognava starsene al proprio posto, si doveva stare attenti a non fare i furbastri, perché in quegli ambienti gli sfacciati fanno una brutta fine»). Il risultato è un giallo effervescente, brioso, che offre uno spaccato curioso e realistico per tanti aspetti di Asti e del Monferrato di qualche decennio fa.

In “Brividi e maiali” “nostrana” è anche la copertina, firmata dal noto fumettista astigiano Luigi Piccatto.

 

Brividi e maiali – di Gianni Gribaudo

Sem, Società Editrice Milanese

Anno 2017, 160 pagine

Libro € 16

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