Ecco le specificità principali dell’albergo diffuso, nuova categoria alberghiera introdotta dal regolamento approvato oggi dalla Giunta regionale
Strutture diffuse, che mirano a recuperare e valorizzare il patrimonio edilizio, la cultura e le tradizioni locali dei piccoli centri montani e collinari, caratterizzate da uno stabile principale, destinato ad accogliere i servizi di uso comune, collegato a una serie di locali, distanti fino a mille metri, che ospitano camere alberghiere: queste le specificità principali dell’albergo diffuso, nuova categoria alberghiera introdotta dal regolamento approvato oggi dalla Giunta regionale.
Gli alberghi diffusi sono limitati ai Comuni classificati come montani o collinari: rispetto alle caratteristiche degli alberghi, è previsto un numero minimo di camere inferiore (cinque anziché sette) e la possibilità, nei comuni o nelle frazioni con meno di cinque mila abitanti, di mantenere la destinazione d’uso residenziale, anziché turistico-ricettiva, per le strutture, ad eccezione di quelle principali.
Questa nuova categoria, come precisa l’assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, mira a favorire l’impresa turistica, in particolare nei borghi di montagna e collina, per aumentare l’offerta nel campo ricettivo e fornire ulteriori opportunità di sviluppo in contesti finora parzialmente sviluppati.
Il regolamento approvato stabilisce le caratteristiche e le modalità di gestione delle aziende alberghiere e i requisiti tecnico-edilizi ed igienico-sanitari necessari, nonché il sistema di classificazione e la simbologia grafica per identificare le aziende alberghiere
Il regolamento contiene infine disposizioni in materia di: gestione alberghiera in outsorcing, formalizzando le modalità di affidamento deri servizi alberghieri a soggetti esterni; servizi aggiuntivi e complementari, regolamentando l’offerta di servizi e attività per la cura, il benessere e la salute; «posto tappa», definendo criteri, caratteristiche e servizi delle strutture alberghiere collocate lungo percorsi e itinerari escursionistici riconosciuti dalla Regione; accessibilità delle strutture da parte dei portatori di disabilità.