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Le vigne dove si produce il Nizza Docg
Attualità

L’Unione Europea ha riconosciuto ufficialmente il “Nizza Docg”

Di questi giorni la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, evento che porta a compimento un percorso pressoché ventennale, iniziato nel 2000 con la nascita della sottozona Nizza

Riconoscimento ufficiale del Nizza Docg

È finalmente arrivato dall’Unione Europea, dopo lunga attesa, il riconoscimento ufficiale del Nizza Docg. Di questi giorni la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, evento che porta a compimento un percorso pressoché ventennale, iniziato nel 2000 con la nascita della sottozona Nizza, all’interno della denominazione Barbera d’Asti Superiore, grazie all’impegno e all’entusiasmo di un gruppo di produttori guidato all’epoca da Michele Chiarlo.

Ultimo atto di un lungo iter

Commenta soddisfatto Gianni Bertolino, presidente in carica dell’Associazione Produttori del “Nizza”: «Questo è l’ultimo atto di un lungo iter che ha visto come protagonisti tutti i produttori del Nizza Docg, uniti nella consapevolezza di avere un grande vino, che aveva diritto ad avere una propria denominazione di origine controllata e garantita. È stato un percorso lunghissimo e forse nessun’altra denominazione italiana ha dovuto attendere così tanto, ma ne è valsa la pena». Nell’attesa dell’ultimo “via libera” europeo, il Nizza Docg ha già fatto la comparsa sul mercato grazie alla prassi del decreto di etichettatura provvisoria.

La vendemmia del 2014

Prosegue il Presidente: «La Docg Nizza è finalmente arrivata con la vendemmia 2014 e le prime bottiglie sono uscite a partire dal primo luglio del 2016. Grazie ai nostri sforzi, alla tanta comunicazione fatta e al grande favore ricevuto fin dall’inizio da parte della stampa specializzata nazionale e internazionale, il Nizza Docg è ormai considerato da tutti una realtà ben definita». A condividere la soddisfazione sono i predecessori di Bertolino alla guida dell’Associazione, Michele Chiarlo e Gianluca Morino, nonché i colleghi presidenti Mauro Damerio, Enoteca Regionale di Nizza, e Filippo Mobrici, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

Il mercato si consolida

L’attenzione del mercato internazionale per il Nizza Docg non può che consolidarsi a questa notizia, a fianco di altri “segni più” degli ultimi anni: sono cresciuti i vigneti rivendicati alla denominazione (oggi circa 200, su un potenziale stimato di 720) così come le bottiglie prodotte, quasi mezzo milione di unità con la vendemmia 2018. Sono 60 le aziende associate, con la Mappa del Nizza quale strumento scientifico per individuare i cru del territorio.

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