Pesante sanzione al presidente Catarisano e alla Società Asti Calcio dopo la pronuncia della Procura Federale
Proseguono i guai per i galletti dell’Asti calcio. Dopo la grana riguardante lo stadio e la richiesta di fallimento inoltrato da una società di consulenza sportiva, il sodalizio di via Ugo Foscolo viene penalizzato in classifica e dice probabilmente addio al sogno di salire di categoria.
Il 16 febbraio la Procura Federale deferiva il presidente Giovanni Catarisano per “per aver contravvenuto ai principi di lealtà, correttezza e probità, in particolare per non aver pagato agli allenatori Giovanni Frenna e Luigi Tona le somme accertate dal Collegio Arbitrale presso la LND con decisione pubblicata in C.U. n.4 del 21.3.2016 e per non aver pagato al calciatore Giovanni Campanaro le somme accertate dalla Commissione Accordi Economici con decisione pubblicata in C.U. n. 244 del 2.3.2016 confermata dal Tribunale Federale Nazionale – Sez. Vertenze economiche – con decisione pubblicata in C.U. n. 3/TFN del 18.7.2016″.
Con queste accuse il Tribunale Federale ha dichiarato Giovanni Catarisano “responsabile degli illeciti disciplinari ascritti e, per l’effetto, infligge al medesimo la sanzione dell’inibizione per un anno e sei mesi e la società Asti calcio responsabile degli illeciti disciplinari ascritti e, per l’effetto, applica alla medesima le sanzioni dell’ammenda di 2.250 euro e della penalizzazione di tre punti in classifica”.
Gli astigiani vengono tagliati fuori dalla corsa playoff seppur siamo certi che giocheranno con il massimo impegno l’imminente derby contro il San Domenico. La sensazione è che I biancorossi, autori di un ottimo percorso in campionato a discapito delle molte grane societarie, stiano pagando responsabilità passate.
La domanda doverosa è se la compagine di riferimento del movimento calcistico locale troverà primo poi pace, serenità e soprattutto stabilità.
Davide Chicarella