«Sono 1.070 i chilometri che dividono Torino da Taranto – commenta Domenico – e che nel mezzo raggruppano volti e storie molto diverse fra loro ma unite nell’accoglienza dell’altro». Infatti, il viaggio in solitaria di Domenico in sella alla sua Ponderosa (come la mitica moto di Che Guevara nel suo viaggio in America Latina) è stato segnato dall’incontro con persone nell’anno caratterizzato dal Covid, in quell’estate in cui la gente si era illusa che la pandemia fosse finita. Il viaggio di Domenico, iniziato il 27 agosto 2022, è stato spontaneo e aperto alle persone, cercando nuovi spazi di socializzazione, tramite l’ausilio di fiducia, ascolto e di una fotocamera. “ToTa,” però, è stato soprattutto un viaggio in solitaria. «Per chilometri e chilometri – commenta Domenico – bisognava prendersi cura di sé, tenersi compagnia, affrontare i silenzi e i possibili intoppi».
Domenico, grazie ai videoclip registrati, è stato in grado di mostrare anche questo aspetto del viaggio. L‘arrivo a Taranto è stato all’ex-Ilva e c’era ad aspettarlo il comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti”, nato con l’obiettivo della tutela della salute e dell’ambiente, coniugata alla piena occupazione, e che riunisce operai, lavoratori, disoccupati, precari, studenti, professionisti, cittadini, che per la prima volta pretendono di essere al centro di ogni decisione politica sul futuro di Taranto.
Domenico Grossi nel 2002 ha iniziato l’attività professionale come fotografo ed è stato assistente di Giovanni Fontana a Torino, prima di aprire nel 2005 uno studio personale dove tuttora si occupa di fotografia pubblicitaria. Nel 2023, con l’aiuto di Togaci Gaudiano ha estrapolato da hard disk un lavoro di fotografie e testi sui suoi alter ego che lo hanno accompagnato per tutto il lockdown, lavoro da cui nasce la mostra “I quattro Dome e le tre Mafaldine” esposta tuttora al Punto Caffè di Torino. La mostra “ToTa 2020” sarà visitabile sino al 12 gennaio 2024, dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 19.
Info: togaci.arte@gmail.