Oltre 7 milioni di euro tra fondi europei, cofinanziamento regionale, cui si aggiungono un 20% di contributo comunale e i ribassi d’asta del PISU, per un totale stimato di circa 12 milioni di euro, serviranno a pagare una serie di interventi a sostegno del turismo, della cultura e dell’economia.
Con la presentazione del progetto “Asti: Vino e Cultura”, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Sergio Chiamparino e l’assessore regionale alle attività produttive Giuseppina De Santis, è iniziata la fase due del piano di sviluppo urbano che interesserà, soprattutto, la zona museale compresa tra piazza Roma e la Torre Rossa. Oltre 7 milioni di euro tra fondi europei, cofinanziamento regionale, cui si aggiungono un 20% di contributo comunale e i ribassi d’asta del PISU, per un totale stimato di circa 12 milioni di euro, serviranno a pagare una serie di interventi a sostegno del turismo, della cultura e dell’economia.
«Non si tratta di una cifra banale e sarà suscettibile di implementazione – ha spiegato il presidente Chiamparino durante l’incontro con giornalisti e addetti ai lavori – Questi sono fondi finalizzati alla rigenerazione e riqualificazione urbana da declinare secondo le vocazioni decise dall’amministrazione. In questo caso la logica dell’agenda urbana incontra bene la vocazione di Asti come città della cultura e del vino, oggi ancora con una valenza troppo domestica». Come sottolineato dall’assessore De Santis «si punta a rendere visibile e percepibile la vocazione del territorio raccontando una storia, dal vino al museo paleontologico, che diventi un volano per investimenti di privati sul territorio».
Nasce il Palazzo del Vino
L’asse di intervento è principalmente lungo corso Alfieri, da Palazzo Ottolenghi a Palazzo del Michelerio, sede del Museo Paleontologico. In particolare i fondi serviranno a terminare la ristrutturazione del piano nobile di Palazzo Ottolenghi, già sede del Museo del Risorgimento. L’ala interessata dai lavori sarà utilizzata per eventi di rappresentanza o culturali. Sempre a Palazzo Ottolenghi sarà realizzato uno spazio per mostre temporanee, ma adatto anche per ospitare Vinissage o la Douja d’Or, l’Enoteca regionale di Asti e uno spazio denominato “Asti Città del Vino” per rendere evidente il forte legame della città con il suo prodotto più famoso. Sarà anche allestito uno spazio espositivo sulle “Botteghe storiche della Città”. Al primo piano si creerà un coworking cinematografico e verrà predisposto uno spazio per il futuro insediamento di un ristorante stellato.
Museo di Sant’Anastasio
Sarà ampliato l’attuale Museo di Sant’Anastasio con la sua trasformazione in museo archeologico e lapidario per l’esposizione di reperti custoditi altrove.
Museo Paleontologico
Il Museo Paleontologico sarà interessato da un corposo piano di interventi: completamento dei lavori di riqualificazione e adeguamento museale dell’ex Chiesa del Gesù e allestimento museale completo della parte espositiva e dei laboratori del piano terra.
Gli altri interventi
A Palazzo Alfieri sarà finanziato l’allestimento del Museo del Cinema dedicato a Pastrone, completato il restauro dell’ex chiesa di San Giuseppe (oggi spazio Kor), ci sarà il restauro di San Pietro in Consavia e l’istituzione di un punto di accoglienza turistica in Municipio con pedonalizzazione tra piazza Cairoli e piazza Roma. A ciò si aggiungeranno progetti a sostegno della città “accessibile for all”, il wi-fi e le app per accompagnare i turisti nella visita di Asti. «Abbiamo sei denominazioni con nove etichette e 100 milioni di bottiglie che vanno all’estero – ha aggiunto la consigliera regionale Angela Motta – Asti è nel centro del Piemonte e deve sfruttare questa occasione, non solo per attrarre turisti, ma anche per creare nuovo lavoro e nuova economia». Soddisfatto anche il sindaco Fabrizio Brignolo: «Non ci saranno molti altri fondi che atterreranno ad Asti nei prossimi anni e questo progetto, condiviso con più soggetti del territorio, vuole essere un’occasione per Asti e per far conoscere le colline, vigne e cantine del territorio».
Riccardo Santagati