Dopo il nostro reportage di qualche settimana fa intorno all’Oasi Wwf della Bula, questa volta tocca agli Stagni di Belangero, dichiarati Sic (sito di interesse comunitario)
E’ uno dei fenomeni di inciviltà ambientale più diffusi e più difficili da sradicare. Parliamo delle discariche abusive che, nonostante i continui appelli delle istituzioni, non accennano a diminuire. Soprattutto in alcune zone che sembrano le predilette da chi decide di disfarsi dei rifiuti buttando tutto all’aperto.
Dopo il nostro reportage di qualche settimana fa intorno all’Oasi Wwf della Bula, questa volta tocca agli Stagni di Belangero, dichiarati Sic (sito di interesse comunitario). A fare la sconfortante scoperta una delegazione della Protezione Civile Città di Asti in sopralluogo con alcuni funzionari dell’assessorato all’Ambiente del Comune. Quello che hanno trovato lungo la fascia fluviale del Tanaro è un vero e proprio “cimitero” di rifiuti lungo centinaia di metri.
Si tratta soprattutto di scarti di lavorazioni artigianali o di sgomberi di magazzini ed attività commerciali. Tanti anche i mucchi di macerie da demolizione che però vanni trattati come rifiuti speciali visto che contengono anche cavi, plastiche e, in qualche caso, anche manufatti in eternit, estremamente pericoloso se liberato nell’ambiente.
I volontari della Protezione Civile, dopo il sopralluogo, hanno annunciato che per lo sgombero dovranno farsi strada per accedere con mezzi meccanici necessari a portare via le centinaia di quintali di rifiuti abbandonati.
d.p.