Il testo della dottoressa e autrice Eva Mesturino è stato interpretato a Palazzo Mazzetti
Ha fatto tappa anche ad Asti, a Palazzo Mazzetti, l’appassionante racconto “Patulé in terra rossa” che ripercorre la missione umanitaria Cute Project in Benin, nell’ospedale di N’Dali, per aiutare, formare e dare assistenza sanitaria ad un gruppo di medici impegnati nella chirurgia plastica ricostruttiva. Patulé (i “senza tinta, i bianchi, come vengono chiamati i volontari italiani”) è certo un toccante diario, scritto dalla dottoressa e volontaria Eva Mesturino, ma anche una viva testimonianza dell’impegno di Cute Project per dare una speranza a bambini e adulti le cui piaghe sulla pelle non sono meno dolorose di quelle dell’anima. Incidenti domestici o sul lavoro, violenze, aggressioni con l’acido, sono tanti i motivi per cui gli abitanti della zona di N’Dali, ma non solo, si rivolgono all’ospedale di San Padre Pio dove operano i volontari. Certe volte i bambini con qualche deformità vengono abbandonati, altre volte sono le donne sfigurate a restare da sole, ma la speranza di ritornare ad una vita normale è ciò che li tiene in vita.
E’ stata Irene Mesturino, sorella di Eva, impegnata nella direzione artistica e comunicazione di Torino Spettacoli a interpretare il testo immortalato dalle evocative fotografie di Carlo Orsi. Immagini che in un lungo silenzio hanno colpito alla mente e al cuore gli spettatori mentre scorrevano sullo schermo i volti dei pazienti: Jean-Edou, Idrissou, Michelle, Nicaise e Yves, un uomo di 40 anni, sfigurato con l’acido da uno sconosciuto, probabilmente per motivi di gelosia nei confronti della moglie. Ogni storia un dramma, ma ci sono vicende con un lieto fine, che terminano ridando ai piccoli e grandi pazienti la forza di affrontare il futuro, pur complicato, con la voglia di riappropriarsi della felicità di un tempo .
Il ricordo di Germana Erba
Oltre cinquanta minuti di racconto intenso quello scritto dalla dottoressa Mesturino e interpretato dalla sorella Irene, che è anche un ricordo personale della loro mamma, Germana Erba, architetto, pittrice, fondatrice e docente del Liceo Coreutico e Teatrale “Teatro Nuovo”, direttrice artistica di Torino Spettacoli, leader culturale e formatrice appassionata. Germana, deceduta nel 2014, è stata anche una delle prime sostenitrici di Cute Project Onlus. La missione in Benin è intitolata a lei «che ci ha insegnato – scrive Daniele Bollero, presidente Cute Project – a credere e combattere per i nostri sogni». Patulé, presentato ad Asti in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio e il Soroptimist, è già stato più volte replicato nelle scuole e al teatro Erba di Torino con l’interpretazione di Luciano Caratto. Per maggiori informazioni sull’attività di Cute Project o per sostenere la missione in Benin è possibile consultare il sito www.cute-project.org.
Riccardo Santagati